I comitati civici chiedono diritto di cittadinanza attiva

Il numero del notiziario che è arrivato nelle case dei soci in questi giorni è dedicato al ruolo (fondamentale) dei comitati locali. Pubblichiamo di seguito l’editoriale del Presidente Luigi Casanova che introduce l’argomento. Gli altri contributi verranno via via pubblicati nei prossimi giorni su questo sito.

Cari soci,

oggi nello scrivere l’editoriale porto con me due ruoli. Quello del Direttore responsabile del notiziario e quello di Presidente dell’associazione. In ambedue le vesti farò quanto è nelle mie possibilità per non deludervi nell’impegno verso la tutela dell’ambiente montano e delle tante culture che lo reggono.

Fin dalla sua nascita, Mountain Wilderness Italia ha lavorato accanto ai comitati locali. Sostenendoli, ascoltandoli, affiancandoli nelle azioni: siamo sempre stati rispettosi verso di loro e le strategie che ponevano in atto nella difesa degli ambienti naturali. Siamo sempre stati consapevoli del loro bisogno di aiuto nel portare le tante istanze all’attenzione delle istituzioni nazionali o nel coinvolgerli nell’utilizzo dei media. In questa attività siamo certi di aver contribuito al successo di diverse iniziative. Siamo anche riconoscenti verso i tanti cittadini che si sono impegnati e si stanno impegnando nei comitati locali un po’ ovunque, ci hanno insegnato e ci insegnano tanto: a dialogare con le popolazioni locali, ad approfondire temi specifici che a volte non erano nelle nostre agende.

Luigi Casanova

In tante occasioni abbiamo agito da supplenti di associazioni più grandi della nostra e, loro sì, ricche di mezzi informativi e di storia. Nella nostra militanza ci siamo accorti più volte della loro assenza o di presenze marginali; abbiamo invece colto quanto sia strategica l’alleanza dei comitati con le grandi associazioni e quanto queste ultime debbano imparare dalla semplicità, dalle conoscenze, dalla tenacia che i cittadini uniti portano a difesa degli ambienti ancora naturali opponendosi alle speculazioni. Anche noi abbiamo imparato in termini di concretezza e in conoscenze nel rapporto, sempre più difficile e purtroppo conflittuale, con le istituzioni pubbliche.

Questo numero di MW notizie è ancora monografico, ed è dedicato al lavoro dei comitati. Ne citiamo solo alcuni, ma stiamo lavorando diffusamente con loro e altri non citati, sia nelle Alpi che sugli Appennini, continuando ad indicare, quando necessario, possibili vie di azione e a trasferire loro le nostre esperienze.

I comitati di lotta locali non interpretano la cultura del Nimby, “Non a casa mia”. Interpretano ed offrono voce al disagio di intere comunità che si vedono imporre strutture utili solo a interessi di breve periodo di poche persone, strutture che impattano, consumano, frammentano quel poco di ambiente naturale ancora presente. I comitati sono il sale della democrazia, chiedono partecipazione, informazione, coinvolgimento. Invece, un po’ ovunque, le istituzioni umiliano questi cittadini, si propongono con intimidazioni, querele, omettendo informazione. La politica, se ancora vuole risultare credibile, deve farsi interprete del diffuso disagio che i democratici attivi vivono nel nostro paese.

La nostra stretta alleanza con i comitati intende anche intervenire nel recupero della democrazia autentica, la democrazia partecipata, la democrazia che alimenta senso civico e diffonde cultura, permettendoci con orgoglio di definirci cittadini che con il loro impegno attuano la Costituzione. In modo attivo. Con continuità.

Luigi Casanova