I mezzi a motori invadono montagne e foreste.

ll numero del notiziario che è arrivato nelle case dei soci in questi giorni è dedicato al ruolo (fondamentale) dei comitati locali. Pubblichiamo di seguito l’articolo di Maria Cristina Garofalo. Gli altri contributi verranno via via pubblicati nei prossimi giorni su questo sito.

Nell’ex Cuore Verde d’Italia si sta compiendo l’ennesimo ecocidio ad opera dell’irresponsabilità, ignoranza, arroganza della Regione Umbria che trova la sua massima espressione legislativa nell’emendare -cancellandolo- quel poco di buono in materia ambientale sancito delle precedenti amministrazioni.

Grazie a un colpo di genio di una consigliera regionale della Lega si consegnano sentieri, strade bianche, boschi e valli, non più e non solo a scalmanati cacciatori, ma senza più alcun limite a invasati centauri, tutti per altro convinti di “amare e godere” della natura.

Questa scellerata e deprecabile iniziativa legislativa qualora approvata non solo danneggerebbe ulteriormente e irrimediabilmente la sentieristica, ma determinerebbe un generalizzato e continuo degrado idrogeologico. Per non parlare del disturbo alle specie animali piccole e grandi, della sicurezza di chi frequenta civilmente a piedi o in bici le aree naturali. Per non dire che costituirebbe un precedente per tante altre Regioni che fremono di “riscattare” voti dalle lobby dei cacciatori e degli enduristi. Ma la si immagina la dimensione dello scempio? E quanti motociclisti, quaddisti e altro, in attesa della propria deregulation regionale, si accalcherebbero sui sentieri dell’Umbria?

Quad sulle Dolomiti

Vogliamo poi soffermarci sui costi della nuova cartellonistica? Ma sapete cosa mi ha risposto la leghista autrice dell’emendamento? “Sono punti di vista! Che ne so io dei cartelli?” La cultura di Ponzio Pilato trionfa ovunque. Ovviamente non rispondendo alla mia domanda se lei, la promotrice della legge, fosse mai entrata in un bosco.

Dopo la sua esercitazione ipocrita di democrazia partecipata, avendoci concesso di “vedere il volto del Poeta” come faceva D’Annunzio, scenograficamente a beneficio dei media, si è allontanata scortata dai carabinieri. Che tristezza! La mortificazione della democrazia e del rispetto, il trionfo della volgarità e dell’umiliazione della res publica.

Maria Cristina Garofalo