I Sentieri Partigiani a Sant’Anna di Stazzema
Il 12 di Agosto, nel quadro del programma nazionale “SENTIERI PARTIGIANI” promosso da Mountain Wilderness Italia in collaborazione con l’ANPI, è stata organizzata una escursione commemorativa nelle Alpi Apuane che aveva come meta Sant’Anna di Stazzema (Provincia di Lucca), in coincidenza con gli ottanta anni dal massacro nazifascista che causò la morte violenta di oltre 500 persone fra cui donne e bambini.
Un numeroso gruppo di persone ha risposto all’invito di Mountain Wilderness ed è partito dalla frazione di Farnocchia, per raggiungere, dopo due ora di marcia tra i boschi, Sant’Anna di Stazzema. Gli organizzatori ne hanno contati sessanta, ma probabilmente erano ancora di più. Altri infatti si sono uniti alla carovana durante il percorso. L’iniziativa è stata validamente organizzata dal responsabile per la Toscana di Mountain Wilderness, Claudio Grandi e si è avvalsa della guida di Bartolomeo Puccetti, eccezionale conoscitore di ogni dettaglio della vicenda che ebbe a Sant’Anna il suo orrendo epilogo. Ha partecipato alla manifestazione anche Carlo Alberto Pinelli, che fu uno dei fondatori di Mountain Wilderness nel 1987. Durante il cammino il gruppo si è fermato varie volte, per ascoltare le spiegazioni e le riflessioni degli organizzatori. E’ stata ribadita la ragione che ha spinto un’associazione votata alla difesa della montagna a dedicare un anno di attività collegandosi al ricordo della guerra di liberazione. Guai a dimenticare l’esempio eroico di quei patrioti che non si voltarono dall’altra parte, delegando agli alleati stranieri il compito di liberare l’Italia dalla dittatura, ma misero in gioco la propria vita per garantirci un destino democratico e libero. Fondamentale allora fu il ruolo della montagna. Perché la Resistenza fu resa possibile proprio dal rifugio che le montagne italiane offrivano ai patrioti al ritorno dalle loro incursioni contro le forze nazifasciste. Dobbiamo esserle grati. Ora è lei a chiederci di aiutarla a non soccombere, a non venire umiliata e tradita dall’aggressione degli interessi speculativi del consumismo. Adesso tocca a noi non voltarci dall’altra parte. La marcia è approdata infine sul piazzale di Sant’Anna di Stazzema, unendosi ai tantissimi connazionali che erano arrivati con mezzi motorizzati e a sera ha di nuovo raggiunto, sempre a piedi, Farnocchia.