Il Consiglio Regionale in Marmolada. Una provocazione che non aiuta la montagna.
Oggi, lunedì 24 settembre, il Consiglio Regionale del Veneto si riunirà in Marmolada.
Oggi, lunedì 24 settembre, il Consiglio Regionale del Veneto si riunirà in Marmolada (Punta Serauta) per discutere ancora del tema dei confini sulla montagna, Regina delle Dolomiti UNESCO patrimonio naturale di tutta l’umanità.
Dopo la pagliacciata del record del campo di golf più alto al mondo del 1997 (fallita grazie a MW) dover assistere oggi, nel 21° secolo, a simili provocazioni e ricerca di nuovi record (seduta del Consiglio regionale più alta al mondo) sul tema dei confini è davvero sconcertante.
Mentre il Trentino e il Veneto, Canazei e Rocca Pietore stanno a confrontarsi nelle aule giudiziarie per disputarsi qualche decina di metri di rocce e ghiacci, dopo una lunga sequenza di sentenze tutte favorevoli alle tesi trentini, la Regina mostra sempre più evidenti i segni della sofferenza, dell’abbandono. Mountain Wilderness con continuità e coerenza ha sempre sostenuto progetti di rilancio della montagna offesa da rifiuti, da imposizione di infrastrutture non sostenibili, da una disattenzione degli stessi operatori economici di Passo Fedaja verso il loro patrimonio.
Invece di partecipare a provocatorie e velleitarie iniziative come quella della riunione del Consiglio Regionale Veneto sulla montagna, invece di rincorrere accuse agli evidenti errori e alla superficialità politica dei precedenti governatori, Lorenzo Dellai e Gianfranco Galan, ci saremmo aspettati dalla politica veneta e trentina ben altri obiettivi. Noi di Mountain Wilderness li abbiamo resi pubblici fin dall’agosto del 1998, li abbiamo ribaditi in ogni manifestazione.
Rilancio qualitativo della montagna e del turismo, condivisione dei progetti fra Trentino e Veneto, accessibilità sicura, pulizia del ghiacciaio, pista ciclabile attorno al lago, messa in rete dei percorsi e dei Musei della Grande guerra (Serauta, Passo Fedaja, Passo Selle, Contrin), una rivisitazione completa dell’attuale disordine dei parcheggi, rivalutazione della storia dell’energia idroelettrica, recupero di attenzioni, anche turistiche, Ma specialmente formative, verso la geologia e la naturalità delle diverse vallate della Regina. A oggi niente di tutto questo è nemmeno stato avviato. Sappiamo solo della lodevole iniziativa sostenuta dal Comune di Canazei nel lancio dell’ecomuseo, purtroppo al momento circoscritto, causa questa stupida guerra dei confini, alla sola realtà trentina.
Mountain Wilderness sostiene, da sempre e in piena coerenza, un solo e definitivo NO: basta impianti verso la vetta, basta collegamenti devastanti, recupero della efficienza di quanto già è presente sul territorio.
Finito questo superfluo spot elettorale del Consiglio regionale del Veneto, ci auguriamo, anche grazie a questa nostra sollecitazione, che il Consiglio regionale che si terrà lunedì a Punta Serauta, invece di parlare di confini e di cadere nel nulla al quale assistiamo da 40 anni, soffermi la sua attenzione sui progetti di rilancio da noi ribaditi e che la politica, veneta e trentina, con l’apporto della Fondazione Dolomiti UNESCO, riesca a trovare la maturità necessaria per avviare, anche assieme agli ambientalisti e ai Club alpini interessati, un progetto di rilancio della montagna costruito su priorità strategiche e con un investimento in risorse economiche che sostengano il rilancio economico delle aree più marginali (Val Pettorina) e portino specialmente qualità.
Il Consiglio Direttivo di Mountain Wilderness Italia