Il mostro della burocrazia contro la tutela del paesaggio e dell’ambiente
L’emendamento del presidente Kompatscher alla legge di bilancio riduce all’assurdo la semplificata procedura amministrativa della Conferenza dei servizi. La Conferenza dei servizi è stata introdotta anni fa per facilitare il passaggio dei richiedenti di un progetto attraverso gli uffici provinciali; ora la procedura viene gonfiata burocraticamente e allo stesso tempo indebolita con lo scopo di far passare progetti edilizi favoriti politicamente.
Fino ad oggi nella procedura della Conferenza dei servizi, tutti gli uffici provinciali competenti nell’ambito di una determinata richiesta di progetto si sono riuniti a un tavolo e hanno valutano congiuntamente il progetto. Nel caso in cui il progetto in questione abbia contraddetto solo anche una singola norma, ad esempio la legge sul controllo dell’inquinamento atmosferico, il progetto veniva respinto dalla Conferenza dei servizi. Quindi non si è mai trattato di una decisione a maggioranza, ma di un approccio favorevole ai cittadini.
Con il nuovo regolamento, la maggioranza degli uffici provinciali della Conferenza dei servizi potrà decidere a favore della procedura nonostante un’eventuale violazione di legge. In seguito a questa decisione, l’ufficio competente potrà presentare entro dieci giorni un’obiezione al Presidente della Giunta, che a sua volta dopo cinque giorni convocherà una riunione. Se in questa riunione non viene raggiunta una soluzione di comune accordo, la decisione verrà rimandata alla Giunta provinciale. Inoltre, è assurdo che perfino le amministrazioni comunali possano convocare una Conferenza dei servizi e tirarne le fila. Ulteriormente, gli uffici competenti non vengono più rappresentati dai rispettivi tecnici, ma solo il direttore di dipartimento. Si è creato un mostro burocratico.
La politica, nella persona del Presidente della Giunta provinciale, si appropria di procedure amministrative che prima venivano trattate a livello tecnico. In caso di incompatibilità di legge, i tecnici degli uffici provinciali pubblici che svolgono seriamente il proprio lavoro e operano correttamente dovranno d’ora in poi presentare un’obiezione al Presidente della Giunta. In questo modo si trascinano i dipendenti provinciali in situazioni scomodissime, perché a chi piacerebbe presentare un’obiezione scritta al proprio superiore? Si tratta di una massiccia interferenza politica nelle procedure tecniche, con lo scopo di far passare progetti edilizi negoziati tra il settore dell’economia e la politica. Chiaramente a discapito delle contestazioni in materia di tutela del paesaggio e dell’ambiente.
Le associazioni ambientaliste e alpine si oppongono quindi con forza a questa modifica di legge e chiedono che, proprio in tempi di crisi climatica e di biodiversità, il nostro paesaggio venga trattato con maggiore rispetto. Questa proposta del Presidente della Giunta Kompatscher mira a realizzare progetti di crescita spinti dall’industria edilizia e dai politici, oltrepassando tutti i criteri di tutela del paesaggio e dell’ambiente. Noi non ci stiamo!
Comunicato stampa congiunto di Federazione Ambientalisti Alto Adige, Alpenverein Südtirol AVS, Club Alpino Italiano CAI, Heimatpflegeverband Südtirol e Mountain Wilderness