Oltre il tracciato verso La Memora, sui Sentieri Partigiani di Giovanna Zangrandi.
Mountain Wilderness e Sentieri Partigiani, in collaborazione con ANPI Cadore e ANPI Mandamentale di Maniago e Montereale, con la partecipazione di Equilibero e di Orme Ribelli, hanno organizzato l’escursione di domenica 14 luglio 2024, come da programma, nei luoghi della Memora.
Qui, proprio alla Memora, trovarono rifugio nell’inverno tra il 1944 e il 1945 tre partigiani ribelli, tra i quali Giovanna Zangrandi.
Risalendo il bosco e i pendii della montagna, lungo un sentiero non tracciato e ancora splendidamente selvaggio, si è giunti insieme fino a quelle “ultime pale” ai piedi delle Marmarole, raccontate da Giovanna Zangrandi nel suo diario della Resistenza Partigiana dal titolo “I giorni Veri”.
Una quarantina di persone, tra cui associati, simpatizzanti ed amici, si sono riuniti entusiasti ai piedi del sentiero locale a metà della soleggiata mattina. Nel primo tratto dell’escursione si è attraversato un bosco ombreggiato, con pendenza contenuta ma costante.
In seguito alla breve sosta presso alcuni vecchi fienili e circondati da un prato verde brillante, è iniziata la vera e ripida risalita verso la Memora, lungo un sentiero non tracciato, accompagnati solo dalle orme di cervi e caprioli selvatici.
Giunti a quota 1.600, la Memora si presenta in tutta la sua bellezza e ci circonda con il suo silenzio: un riparo di roccia naturale, dal quale la visuale in tutta la valle si apre nitida e ariosa e nel quale godere a pieno dell’importanza storica che esso rappresenta oggi.
Ad attendere il visitatore, rimangono ancora alcune tracce di quello che fu il riparo di Giovanna Zangrandi e degli altri due partigiani suoi compagni di viaggio e di vita, Leo e Lepre. In seguito all’introduzione a cura degli organizzatori – Mountain Wilderness e di Sentieri Partigiani – è stato lasciato libero spazio alla appassionata voce e alla emozionante narrazione di Roberta Fornasier, figlia del partigiano Volpe, grande amico di Giovanna e colui il quale le rimase accanto fino alla fine.
Il racconto di Roberta ha affascinato tutti i presenti ed è stato arricchito della lettura di alcune particolari pagine del diario di Giovanna, “I Giorni Veri”. È stato emozionante condividere ancora una volta una giornata per celebrare la Resistenza e la Libertà in mezzo alla Natura di quelle splendide ed aspre montagne e per riconoscerne non solo il valore culturale, naturalistico ed ecologico, ma anche il ruolo formativo, etico e spirituale, intriso della preziosa storia che ci hanno donato e della quale noi rimaniamo i più preziosi custodi.
Più di 80 anni dopo, quelle idee possono – e devono essere – ricontestualizzate al giorno d’oggi, poiché anche una severa Resistenza per la protezione e la difesa delle alte quote è quantomai urgente e necessaria.
Tutto questo al fine non solo di proteggere la Natura, ma anche l’integrità del sistema di valori e conoscenze delle popolazioni che queste montagne le abitano e le vivono.
Riprendendo il nostro patrimonio di storico agire e rileggendo le storie dei Sentieri Partigiani, adattandone i contenuti di allora alle emergenze di oggi, vogliamo ancora diffondere Resistenza nonviolenta, ma concreta, basata sull’azione diretta e sul buon esempio.
Oggi noi, ricordando la storia e ripercorrendone i sentieri selvaggi, vogliamo guardare al presente e al futuro con speranza.
Alla prossima avventura!
Gloria Solini