Sentieri Partigiani nell’Appennino Reggiano.
Domenica 13 ottobre una trentina di persone si è radunata nella piazza di Cervarezza (RE) per dare vita all’escursione dei Sentieri Partigiani programmata da MW per la regione Emilia-Romagna.
Finalmente un po’ di sole dopo tanta pioggia! Domenica 13 ottobre una trentina di persone si è radunata nella piazza di Cervarezza (RE) per dare vita all’escursione dei Sentieri Partigiani programmata da MW per la regione Emilia-Romagna. Con la guida di Giacomo dell’Istoreco (Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea, che ha allestito e pubblicato una serie di sentieri legati alla memoria della resistenza), il gruppo ha affrontato il sentiero n. 8 detto “dei disertori” prendendo il nome dalle vicende di alcuni militari tedeschi che sono passati dalla parte dei partigiani. Il percorso, privo di difficoltà ma abbastanza lungo e con impegnativi saliscendi, con splendide visuali sulla Pietra di Bismantova e sulle vallate circostanti, ha toccato diverse località come il borgo storico di Frassinedolo, il passo di Sparavalle e la colonia di Busana; in ognuno di questi luoghi la nostra guida si è adoperata per illustrare ai partecipanti le vicende storiche dell’epoca attraverso testimonianze dei protagonisti e numerosi aneddoti, recuperando la dimensione di quanto accaduto ottant’anni fa su queste montagne. Di particolare significato il racconto della battaglia dello Sparavalle, che ha visto cadere diversi partigiani giovanissimi nel giugno del 1944, e la difesa della centrale idroelettrica della vicina Ligonchio, che i tedeschi volevano far saltare con l’esplosivo durante la ritirata nella primavera del 1945.
All’ombra dei castagni centenari di Busana è toccato a Fabio ed Angela, in rappresentanza di Mountain Wilderness, riprendere il significato dell’iniziativa dei Sentieri Partigiani promossa quest’anno dalla nostra associazione: un significato legato non solo alla pratica escursionistica e alla conservazione della memoria storica, ma anche alla difesa dell’ambiente. Se durante la seconda guerra mondiale le montagne hanno difeso e protetto i combattenti nascondendoli ed offrendo loro rifugio, con interi boschi incendiati dai nazifascisti proprio per togliere ai partigiani questa forma di protezione ed evitare -per l’appunto- imboscate, oggi tocca a noi ricambiare il favore attivandoci in forme di resistenza contro i continui attacchi rivolti all’ambiente e in particolare alla montagna; certo per i partigiani dell’ambiente non si parla di lotta armata bensì di una resistenza pacifica, ma determinata ed organizzata.
Raccogliendo con orgoglio la soddisfazione dei partecipanti a questa iniziativa, ci teniamo a ringraziare le associazioni escursionistiche “Azimut Club” di Modena e “La Montagna” di Vignola (MO) che hanno inserito nel loro annuale calendario delle attività questa escursione propagandandola tra i propri associati, l’Istoreco che ci ha aiutato a meglio comprendere il significato dei luoghi attraversati e delle vicende storiche che li hanno visti protagonisti, e la sezione provinciale dell’ANPI di Modena che ha concesso il proprio patrocinio.
Speriamo di poter ripetere iniziative simili nei prossimi anni!
Fabio Valentini