Manifesto europeo per una governance dei ghiacciai: cosa è, perché è urgente, e perché Mountain Wilderness ha aderito.

Il cambiamento climatico non è un’emergenza lontana: lo vediamo nei ghiacciai che fondono, nel permafrost che si degrada, negli ecosistemi montani che cambiano pelle. Per Mountain Wilderness, queste trasformazioni non sono solo numeri o immagini impressionanti: colpiscono le valli, le comunità alpine, le acque che dissetano le pianure. È per questo che abbiamo aderito con convinzione al Manifesto europeo per una governance dei ghiacciai e delle risorse connesse (noto anche come “Manifesto europeo per i ghiacciai”). SCARICA IL MANIFESTO

Che cos’è il Manifesto europeo per una governance dei ghiacciai

Il Manifesto è un documento promosso da CAI, CGI, CIPRA Italia, EUMA e Legambiente, insieme a un network vasto di ONG, enti di ricerca, aree protette e organizzazioni alpine e internazionali.

L’obiettivo è chiaro: definire una governance europea che tuteli i ghiacciai, la criosfera (quindi ghiacci, neve, permafrost, aree pro-glaciali e peri-glaciali) e le risorse ad esse connesse, nonché le comunità che ne dipendono.

Il Manifesto propone una serie di azioni urgenti, divise in due livelli:

  • A livello europeo, ad esempio:
    1. Creare un sistema comune europeo di monitoraggio del rischio criosferico.
    2. Istituire una rete multidisciplinare di competenze, orientata alla creazione di una vera “Governance Europea dei Ghiacciai (EGG)”.
    3. Valorizzare strumenti e politiche internazionali per mitigazione e adattamento, specificamente per le aree glaciali europee.
    4. Sostenere la leadership europea nella tutela della criosfera, influenzando le politiche dell’UE riguardo uso del suolo, risorse idriche, cambiamenti climatici.
  • A livello generale, includendo:
    1. Sensibilizzazione e formazione: cittadini, istituzioni, scuole, per sviluppare nuove professionalità utili alla sfida climatica.
    2. Collaborazione e rete tra diverse realtà locali e regionali, per condividere esperienze, dati e pratiche.
    3. Spazi di confronto fra società civile, ricerca e decisori politici.
    4. Valorizzazione del valore intrinseco e funzionale dei ghiacciai — non solo come indicatori climatici, ma come elementi essenziali per acqua, biodiversità, stabilità del territorio.

Lo stato attuale: i segnali d’allarme

Alcuni dati recenti che sottolineano l’urgenza:

  • Tra il 2000 e il 2023, i ghiacciai globali (escluse calotte continentali) hanno perso circa il 5,4% della propria massa, pari a circa 6.558 miliardi di tonnellate.
  • Sulle Alpi italiane, negli ultimi 60 anni, è scomparsa un’area glaciale superiore a 170 km², cioè una superficie simile a quella del Lago di Como.
  • Il permafrost si sta riscaldando: in alcune regioni montane europee le sue temperature sono aumentate di oltre 1 °C solo nell’ultimo decennio.
  • Ghiacciai come l’Adamello, il Ventina, la Bessanese, la Ciamarella, l’Aletsch, lo Schneeferner, l’Höllentalferner stanno perdendo rapidamente spessore, arretrando e modificando il paesaggio non solo estetico, ma anche ecologico e idraulico.

Queste cifre non sono astratte: significano acqua che arriva meno d’estate; ecosistemi che cambiano irreversibilmente; versanti che diventano meno stabili; comunità montane costrette a confrontarsi con rischi nuovi; paesaggi che perdono elementi essenziali del loro patrimonio naturale.

Perché Mountain Wilderness ha aderito

Mountain Wilderness, da sempre attiva nella tutela delle montagne come spazi di natura selvaggia, bellezza e sfida responsabile, ha sentito il manifesto come un’opportunità e una responsabilità. Ecco i motivi principali:

  1. Coerenza con la nostra missione
    Le montagne selvagge, i ghiacciai, la neve, il permafrost sono parte fondamentale del nostro patrimonio: non solo paesaggistico, ma ecologico, climatico, culturale. Difenderli è difendere ciò che rende le montagne montagne.
  2. Approccio integrato e transnazionale
    Le montagne non conoscono confini politici: i ghiacciai delle Alpi, dei Pirenei, delle catene montuose europee vivono dinamiche comuni che richiedono azione condivisa. Il Manifesto mette in luce questa connessione. Mountain Wilderness con la sua rete internazionale può contribuire a far dialogare comunità, istituzioni, ricercatori su scala europea.
  3. Produzione e condivisione di conoscenza, responsabilità scientifica
    Il Manifesto richiama l’importanza di monitoraggi, dati affidabili, ricerca multidisciplinare. Mountain Wilderness può promuovere, sostenere e partecipare a esperienze di monitoraggio partecipato, a campagne di divulgazione, formazione, citizen science.
  4. Urgibilità dell’azione
    I dati lo dicono chiaramente: se non si interviene subito e con decisione, molti ghiacciai perderanno la parte più importante della loro massa, e molte risorse (idriche, ecosistemi, paesaggi) verranno compromesse irreversibilmente. Il tempo per agire è ora.
  5. Ruolo educativo e culturale
    Mountain Wilderness crede che sensibilizzare la responsabilità personale, collettiva, istituzionale sia essenziale. Non basta denunciare: serve far capire, formare, ispirare. Il Manifesto, con le sue azioni di informazione e sensibilizzazione, si presta perfettamente a questo.
Aletshgletsher. Foto: Sergio Ruzzenenti

Cosa possiamo – e dobbiamo – fare insieme

Aderire al Manifesto non è il punto finale, ma l’inizio di un percorso. Ecco alcuni passi concreti che Mountain Wilderness proponiamo o su cui già stiamo lavorando:

  • Giochi di monitoraggio glaciologico partecipato (anche insieme a comunità locali) per documentare gli arretramenti, lo stato delle fronti, il degrado del permafrost.
  • Attività di educazione ambientale, trekking, esperienze in montagna che non siano solo escursioni, ma momento di apprendimento: su cosa significa dipendere da ghiacciai, che cos’è la criosfera, cosa si perde se sparisce.
  • Promuovere iniziative politiche locali, regionali, nazionali ed europee che recepiscano le azioni previste dal Manifesto, con pianificazioni che proteggano le risorse idriche, regolamentino l’uso del suolo in alta quota, evitino infrastrutture che aggravino il degrado.
  • Collaborare con altre organizzazioni aderenti, scienziati, enti territoriali per costruire reti effettive di azione, informazione e pressione politica.
  • Mobilitare i soci, i frequentatori delle montagne, tutti coloro che amano la montagna selvaggia affinché firmino, supportino, diventino parte attiva della petizione “Una firma per i ghiacciai” e delle campagne di sensibilizzazione.

La montagna è un ecosistema fragile e potente, una riserva d’acqua, un laboratorio climatico, un enorme patrimonio di biodiversità e cultura. Il Manifesto europeo per una governance dei ghiacciai è un impegno verso il futuro: verso le comunità alpine, verso chi vive a valle, verso generazioni che verranno.

Mountain Wilderness crede che un mondo in cui i ghiacciai scompaiono non sia un mondo più bello, non sia un mondo sano. Per questo siamo dentro. Con questa adesione vogliamo non solo testimoniare, ma agire – ora, insieme.