Comelico, dopo la sentenza del Consiglio di Stato è ancora più urgente ripensare la pianificazione del territorio.

Comelico, Consiglio di Stato: appello delle associazioni alle comunita’ locali e alle amministrazioni: “Ripensare la pianificazione del territorio. Serve rispetto per il pianeta e le future generazioni”
Italia Nostra, Lipu e Mountain Wilderness commentano la sentenza che ripristina il Decreto ministeriale che definisce l’area alpina compresa tra il Comelico e la val d’Ansiei quale zona di notevole interesse pubblico.

“Ripensare subito la pianificazione di un territorio dallo straordinario valore naturalistico, caratterizzato da un’estrema varietà ambientale che si intreccia con gli aspetti storico-culturali e paesaggistici”.

Questo il commento delle associazioni Italia Nostra, Lipu e Mountain Wilderness sulla sentenza del Consiglio di Stato del 21 giugno 2014 che ha ristabilito il Decreto ministeriale per la tutela particolare del paesaggio nell’area alpina tra il Comelico e la Val di Ansiei, in provincia di Belluno.

In seguito all’annullamento del decreto istituito dal ministero dei Beni culturali nel dicembre 2019 da parte del Tar Veneto nel 2022, le tre associazioni avevano presentato appello al Consiglio di Stato, ottenendone nei giorni scorsi l’accoglimento.

“Il decreto 2019, ora ristabilito – affermano le associazioni Italia Nostra, Lipu e Mountain Wilderness – assegna una disciplina d’uso a tutela delle aree di notevole interesse pubblico per l’eccezionale pregio del paesaggio naturale e antropico, al fine di evitare speculazioni di larga scala, garantendo al contempo che le future trasformazioni del territorio e la gestione dei conseguenti interventi avvengano nel rispetto della sua storia e in armonia con il contesto in cui si trovano.

“Il provvedimento non penalizza le attività economiche già presenti sul territorio, ma regolamenta quegli interventi che possono incidere negativamente sull’integrità di aree ad elevato pregio paesaggistico e naturalistico”.

Individuando elementi paesaggistici da tutelare, recuperare, riqualificare e valorizzare, il decreto risulta in armonia con la Convenzione europea del paesaggio. Il territorio oggetto del provvedimento presenta infatti uno straordinario valore naturalistico, conferitogli dall’estrema varietà ambientale che si intreccia con gli aspetti storico-culturali e paesaggistici, in continuità con le zone di Sappada, Val Visdende, lago di Misurina, Cortina d’Ampezzo e Dolomiti di Sesto, già tutelate per il loro notevole interesse pubblico.

Il Consiglio di Stato ha accolto i motivi dell’appello affermando che la dichiarazione “risulta accompagnata da un’adeguata e congrua istruttoria da cui trarre la sussistenza dei presupposti della fondatezza e meritevolezza della dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’area in questione”.

In particolare la sentenza afferma che “il provvedimento è frutto di un’adeguata valutazione di elementi di fatto relativi allo stato attuale del contesto”.

“Il nostro appello alle Comunità locali e alle Amministrazioni – concludono Italia Nostra, Lipu e Mountain Wilderness – è di ripensare alla pianificazione del loro territorio nella responsabilità verso il nostro pianeta e verso le generazioni future”.