Trentasettesimo raduno in difesa dell’antica foresta del Cansiglio.
Di anno in anno, e sono ormai 37, continuiamo ad essere presenti per intervenire se necessario, per portare le problematiche dell’ Antica Foresta a conoscenza di tutti, per agire allo scopo di evitare gli errori, poiché spesso le scelte avvengono in silenzio e ci si accorge del danno quando è ormai irreparabile.
DOMENICA 12 NOVEMBRE 2023
Informazioni pratiche.
ORE 9.30 RADUNO al Villaggio Cimbro di Pian Osteria ( a 3 km da Pian Cansiglio), facile parcheggio. Tutto il percorso, con poco dislivello, è su strade forestali, tranne breve tratto su sp422.
ORE 10.00 PARTENZA per il Villaggio di Campon . A Campon si gira a destra verso Pian Rosada dove si gira a destra verso Valmenera. Ci si ferma all’ex Villaggio Cimbro di Val Bona con sosta pranzo ( al sacco) e interventi, dalle 12.30 alle 14.00. Ritorno a Pian Osteria, al punto di partenza circa alle 15/15.30. Percorrendo il perimetro della Riserva Naturale Orientata Pian di Landro Baldassare, dove la tempesta Vaia ha colpito duro, con ampie zone dove quasi tutti gli alberi sono caduti. Un’occasione per capire i danni al bosco e la reazione dell’ambiente , nonché per prefigurare quale potrebbe essere il futuro del Cansiglio ma anche delle Foreste del Veneto e delle Alpi nel caso di altri ( possibili) eventi atmosferici avversi o di danni da avanzamento del cambiamento climatico.
In caso di brutto tempo avremo a disposizione la struttura dell’ex Hangar, (ex base Nato),in direzione area camper Piana del Cansiglio , per ritrovarci ugualmente. Info.0438.581989 ( Toio)
La foresta del Cansiglio. Di Toio de Savorgnani e Michele Boato
Di anno in anno, e sono ormai 37, continuiamo ad essere presenti per intervenire se necessario, per portare le problematiche dell’Antica Foresta a conoscenza di tutti, per agire allo scopo di evitare gli errori, poiché spesso le scelte avvengono in silenzio e ci si accorge del danno quando è ormai irreparabile. Non siamo stati “quelli che dicono sempre di no”: se ci siamo messi in movimento all’inizio per evitare il collegamento con impianti da sci con Pian Cavallo, abbiamo anche sostenuto l’istituzione del Parco Regionale, poi della Riserva regionale, poi della Riserva della Biosfera-Unesco, tutte proposte che il mondo politico ha cassato. Un’area protetta sarebbero una grande occasione per avviare progetti di gestione sostenibile, di grande respiro, coinvolgendo anche tutti i comuni che la circondano, ma causa la mancanza di lungimiranza le amministrazioni locali si sono sempre opposte, perdendo queste occasioni. Se non sono state accettate quelle proposte, abbiamo però fermato i molti tentativi, durati quasi 25 anni, di collegare sciisticamente il Cansiglio al Pian Cavallo, abbiamo evitato che la base militare ( radar) Nato del monte Pizzoc diventasse una stazione sciistica invernale, abbiamo fermato i tre tentativi di irregolare vendita della base militare di Pian Cansiglio da parte del ministero della Difesa, ma ci siamo anche opposti a che quell’area venisse venduta o affittata alla famiglia Benetton per farne un centro sportivo sicuramente fuori posto. Ci siamo opposti con successo al “parco” eolico con torri alte 120 m. visibili dalla laguna di Venezia, sulla cima del Pizzoc. Abbiamo evitato l’abbattimento di 2000 cervi, e al posto dei cacciatori è arrivato il lupo che nel giro di qualche anno li ha contenuti, in modo naturale a circa 400. Abbiamo fermato la vendita dell’ex albergo San Marco, ormai un rudere, che avrebbe dato il via ad una lunga serie di altre vendite che avrebbero snaturato il significato di Foresta inalienabile.
Ultima nostra azione è l’opposizione alla costruzione in Cansiglio di un nuovo e inutile caseificio, esistendone già uno a Tambre che trasforma il latte dell’altopiano. Ma è stato in parte anche merito nostro se, continuando a divulgarne la grande importanza dei valori naturalistici e chiedendone la protezione, il Cansiglio è diventato SIC (sito di interesse comunitario) e ZPS (zona di protezione speciale) e poi ZSC (zona speciale di conservazione) di Rete Natura 2000, il sigillo definitivo della Comunità Europea dei siti che Paesi e Regioni devono obbligatoriamente conservare e tutelare. I siti di Rete Natura 2000 in Veneto sono circa 130 per oltre 400.000 ettari. Ognuna di queste aree avrebbe dovuto avere anche un Piano di Gestione, da approvare in tempi rapidi ma quello del Cansiglio giace da molti anni nel dimenticatoio della Regione. Chiediamo l’approvazione, pur in grave ritardo, del Piano di Gestione del Cansiglio che permetterebbe anche di accedere a notevoli contributi europei che la Regione sta perdendo di anno in anno. Non è danno erariale questo? Ci organizzeremo per intervenire a livello istituzionale.
La camminata di quest’ anno
Ha un percorso circolare con partenza ed arrivo al Museo dell’Uomo in Cansiglio, a Pian Osteria, aggirando la Riserva Pian di Landro Baldassare, su strade forestali. Vedremo una zona danneggiata dalla tempesta Vaia a fine 2018, anche se in Cansiglio sono state colpite solo aree limitate. Ragioneremo sul futuro della Foresta del Cansiglio e delle foreste delle Dolomiti nel dopo Vaia, che colpì oltre 40.000 ettari di foresta, abbattendo forse 15milioni di alberi, a cui seguirono forti nevicate con ulteriori danni. Altro fattore di crisi è il dilagare del bostrico, un coleottero che scava gallerie sotto la corteccia e interrompe il circolo della linfa fino a uccidere l’albero. Colpisce soprattutto l’abete rosso, una delle specie più diffuse delle Dolomiti; interi boschi si stanno ammalando e altri milioni di piante moriranno, ben di più di quelli di Vaia. Buona parte delle montagne del nord Italia cambieranno aspetto e insorgeranno nuovi problemi. Siamo all’inizio di un periodo sempre più difficile, determinato soprattutto dal riscaldamento climatico.
Che cosa stiamo facendo per prepararci a questo difficile futuro? Troppo poco o quasi nulla. Parliamone ed agiamo. Rete Natura 2000 è una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell’Ue, istituita dalla Direttiva 92/43/CEE “Habitat” per garantire il mantenimento degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario.