Manifestazione in Cansiglio, ecco come è andata.

Conclusa la prima fase della protesta contro la vendita dell’ex hotel San Marco

Domenica 24 la festa sull’altopiano, in località Vallorch, per la conclusione della prima fase della mobilitazione. Sono intervenuti, sotto la pioggia, oltre 200 ambientalisti. Oltre a Mountain Wilderness erano presenti anche il Wwf, Lega Ambiente, le Lipu e la Lav. Al mattino un’escursione nei luoghi più simbolici della foresta, a mezzogiorno, a Casa Vallorch, il pranzo, gli interventi e, a seguire, un concerto di musiche andine.

Il nodo cruciale, come già ampiamente discusso,è la vendita dell’albero San Marco che costituirebbe il primo passo per la privatizzazione di tutto l’altopiano. Sono i sindaci di Fregona, Alpago e Tambre ad insistere con Palazzo Balbi perché l’ex hotel venga ceduto il rima possibile per trasformarlo nel primo albergo dell’altopiano.
Ci sarebbe una società di Padova che sarebbe disposta ad affittarlo e a ristrutturarlo ma la Regione è al quarto bando per l’alienazione. L’ultimo prezzo è di poco più di 600 mila euro. Pare, tuttavia, che nessuno si sia fatto avanti. Dopo il 30 settembre, quindi, la Giunta Regionale potrebbe procedere con trattativa privata. «Se così accadrà, saremo ancora qui a digiunare».

Durante la manifestazione si è saputo che sono stati ben 108 i digiunanti, di tutto il Veneto e in parte anche del Friuli. «La proposta ha avuto un successo che neppure immaginavamo», ammette Giancarlo Gazzola. «La protesta, quando è pacifica», aggiunte Michele Boato, «è semmai ancora più incisiva». «Se la Regione procederà, chiederemo l’intervento del Governo», afferma De Savorgnani; «Questo, infatti, è un bene indisponibile».