Dolomiti Unesco: nel decennale del riconoscimento Unesco più ombre che luci.

Conferenza stampa delle associazioni ambientaliste nazionali e dei comitati locali

DOLOMITI: nel decennale del riconoscimento Unesco più ombre che luci.
Dopo dieci anni di confronti il bilancio è negativo: prevalgono incoerenza e inefficienze. Tanto marketing e poca o nulla tutela del patrimonio dell’Umanità.
Le associazioni ambientaliste e i comitati locali presentano in anteprima alla stampa il dossier che verrà consegnato a Parigi alla sede dell’Unesco.
Martedì 17 dicembre ore 11.00
Università Cà Foscari – Aula Magna S. Trentin – Ca’ Dolfin Dorsoduro 3825/e – 30123 (VE)

Foto: Alessandro Toller

Le associazioni ambientaliste nazionali e i comitati spontanei locali del Triveneto, presentano in anteprima il dossier che sarà recapitato alla sede UNESCO di Parigi.
Il documento, suddiviso in 9 capitoli, ripercorre la storia del successo di Siviglia del 26 giugno 2009 iniziata da Mountain Wilderness, Legambiente e SOS Dolomites nel 1993 a Cortina e poi coltivata con un rigoroso impegno durato 26 anni: un impegno di proposta e critica teso alla conservazione di uno dei più importanti siti naturalistici e paesaggistici del mondo. Dopo anni di tentativi falliti di interlocuzione con la Fondazione, le Associazioni, loro malgrado, hanno deciso di presentare un dossier dettagliato degli impegni non rispettati direttamente alla Sede Centrale di Parigi.


Nella conferenza stampa le associazioni firmatarie illustreranno gli obiettivi condivisi della Fondazione, la preoccupante assenza di iniziativa realizzativa, le diffuse incoerenze fra quanto scritto nell’atto programmatico di gestione e le scelte politiche attuate nei territori.
Aree sciabili, recupero dei paesaggi, gestione della mobilità e degli accessi in zone delicate (passi dolomitici, mobilità pubblica, ferrovie, accessi in zone fragili, parcheggi in quota), fauna selvatica, alpeggi e selvicoltura, manifestazioni turistiche e sportive aggressive, eliturismo sono tutti temi divenuti un miraggio da libro dei sogni. La Fondazione sembra investa in un unico settore: la promozione di manifestazioni che abbiano un immediato ritorno di promozione turistica evitando di affrontare la complessità di quanto UNESCO ha richiesto fin dall’accettazione della candidatura nel 2009 e ha poi ribadito nel dettaglio con la visita commissariale del 2011.
Le Associazioni unite chiedono alla Fondazione Dolomiti UNESCO e ai soci fondatori, Regioni e Province autonome, di riprendere le fila del progetto cominciando fin da subito a rendere esigibile quanto sottoscritto nel piano di gestione, rispettandone la tempistica e mantenendo coerenza con la conservazione dei beni nelle scelte dello sviluppo dei diversi territori.
La scelta della sede della conferenza stampa a Venezia conferma il lavoro svolto dalla associazione nel tentativo di tenere uniti questi due straordinari patrimoni UNESCO: Venezia monumento culturale e le Dolomiti monumento naturale. Due realtà estremamente fragili, due realtà che non ricevono dalle istituzioni, nazionali e locali, le dovute attenzioni tese alla conservazione di questi straordinari patrimoni.
Alla Conferenza stampa saranno presenti i dirigenti nazionali delle Associazioni che hanno sottoscritto il documento, il Presidente onorario di Mountain Wilderness International Carlo Alberto Pinelli, la Vicepresidente di Mountain Wilderness International Grabiella Vanzan, il Presidente onorario di Mountain Wilderness Italia Luigi Casanova, il presidente di Mountain Wilderness Italia Franco Tessadri, altri dirigenti nazionali accompagnati dai rappresentanti dei comitati locali che hanno contribuito al percorso partecipativo di costruzione del Piano di gestione della Fondazione.
Il Presidente di Mountain Wilderness Italia
Franco Tessadri