I due trekking per i Parchi nazionali

Due lunghi trekking, nel 2016 e nel 2017, per ridare centralità alla vita dei parchi nazionali, per sostenere la loro valenza strategica per il nostro futuro e per la biodiversità mondiale. Di Adriana Giuliobello.

Lo scopo dell’organizzazione dei trekking è stato quello di sollevare il grave problema della progressiva e strisciante marginalizzazione della natura protetta e dei parchi nazionali, sostenendo il loro ruolo propulsore per uno sviluppo della nazione non incentrato su mere logiche economico-mercantilistiche di corto respiro, aggressive e prive di spessore culturale. Tutto ciò teso a ridare centralità alla vita dei parchi nazionali, a sostenere la loro valenza strategica per il nostro futuro e per la biodiversità mondiale.
Le due iniziative hanno rilanciato la proposta di inserire nell’elenco del World Heritage dell’UNESCO l’intero complesso delle aree protette dell’Abruzzo.
Gli itinerari proposti hanno messo in luce gli aspetti più affascinanti di ogni parco, insieme alle caratteristiche storico/culturali: i partecipanti sono venuti a contatto con le problematiche dei territori e hanno dialogato con sindaci ed amministratori dei parchi nazionali. Si sono incontrati operatori economici del turismo, dell’artigianato, dell’allevamento, guide alpine e di media montagna; in ogni occasione è emersa, con orgoglio, la volontà di continuare a migliorare la qualità della vita del loro territorio.
Durante le iniziative organizzate nelle varie tappe, Mountain Wilderness ha illustrato al pubblico presente e alla stampa le ragioni che stanno alla base del progetto, rifacendosi alla “Carta di Fontecchio”, pietra miliare per una diversa e rivoluzionaria collocazione dei Parchi naturali nell’orizzonte italiano.
Mountain Wilderness è infatti convinta che le realtà a parco naturale, oltre a garantire la qualità dei territori, della conservazione della biodiversità, siano anche importanti nel creare nuova occupazione, nel promuovere turismo sostenibile e cultura della bellezza.
Ciò offre ai giovani motivazioni forti per rimanere a vivere nelle terre alte.

QUATTROCENTOMILA PASSI PER I PARCHI NAZIONALI
Staffetta-Trekking attraverso i Parchi Nazionali dell’Appennino Centrale
25 giugno-10 luglio 2016

La staffetta-trekking del 2016 ha preso il via dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini e in quindici giorni di marcia ha raggiunto il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise attraversando il Parco Nazionale Laga-Gran Sasso ed il Parco Nazionale della Majella.
Mountain Wilderness è stata affiancata dal Centro Turistico Studentesco e dalle Sezioni del CAI di Castelli, Popoli e Velletri, con il patrocinio degli Enti gestori dei quattro parchi.
Ogni partecipante ha potuto aggregarsi a tutto il percorso o scegliere i settori preferiti (un parco, due parchi, etc.). Un testimone in forma di bastone da viandante, decorato con una testa di camoscio e di aquila in legno, veniva consegnato dai camminatori giunti ai confini del parco attraversato al gruppo successivo. Sono state inoltre affisse targhe commemorative (in ceramica di Castelli) in ogni sito in cui i partecipanti hanno pernottato. Il percorso si è concluso con una emozionante e partecipata festa popolare a Villetta Barrea, nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

QUATROCENTOMILA PASSI + UNO PER I PARCHI NAZIONALI
Trekking nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
Civitella Alfedena, 8 luglio – Villetta Barrea 15 luglio 2017

Alla partenza erano presenti soci e dirigenti di Mountain Wilderness, la Vice Presidente di CIPRA International Serena Arduino e il sindaco di Civitella Alfedena che ha augurato buon cammino al gruppo, pronto a partire per questo viaggio.
Grazie ad una serie di incontri con gli amministratori locali -il Sindaco di Civitella Alfedena (dott. Giancarlo Massimi), il Sindaco di Opi (dott. Bernardino Paglia) e la Sindaca di Villetta Barrea (dott.ssa Giuseppina Colantoni)- i trekkisti ed i dirigenti dell’Associazione hanno concordato di mantenere alto l’impegno rivolto alla valorizzazione delle aree protette ponendole come momento di alta sperimentazione nelle politiche rivolte alla conservazione della biodiversità, alla cultura della bellezza e della qualità della vita.
Si è ribadita anche la necessità di rinnovare l’alleanza tra le Alpi e gli Appennini in nome di un ambientalismo che guarda non solo alla conservazione della biodiversità ma anche al vivere delle popolazioni di montagna, ai loro bisogni: Mountain Wilderness ritiene che camminare sia il modo più semplice e spontaneo per incontrare chi ha scelto di rimanere a vivere in montagna nonostante le mille difficoltà.

Altri incontri si sono avuti con i protagonisti della vita sociale del PNALM.
La presenza fra i trekkisti di dirigenti della Commissione Internazionale della Protezione delle Alpi (CIPRA) ha permesso di delineare un percorso, aperto e partecipato, che leghi i temi dello sviluppo dei bisogni specifici della montagna italiana alla difesa della straordinaria biodiversità che i camminatori hanno potuto ammirare. Mountain Wilderness ritiene che camminare sia
il modo più semplice e spontaneo per incontrare chi ha scelto di rimanere a vivere in montagna nonostante le mille difficoltà.

Adriana Giuliobello