Missione: Falò nelle Alpi

Un falò nella notte per proteggere gli altopiani trentini dalle aggressioni insensate dell’indistria dello sci
Il comune di Folgaria, in Trentino, ha in itinere una secolare causa confinaria con il comune vicentino di Lastebasse (la vicenda ha avuto origine nel 1605 e si trascina ancora ai giorni nostri) e corre il rischio di dover risarcire il comune lastarollo, per usi civici non goduti dal 1952, di ben 10 milioni di Euro.

Sono soldi che il Comune di Folgaria non possiede e che non intende dare. La vertenza è in corso presso il tribunale di Venezia.

Di fronte al rischio di perdere la causa, nella testa del sindaco di Folgaria avv. Alessandro Olivi e degli impiantisti folgaretani raccolti nella Carosello Ski – Skitour dei Forti è balenata un’idea geniale che permette di sfruttare la causa a proprio reciproco vantaggio: la proposta è quella di accordarsi col Comune di Lastebasse per chiudere definitivamente la causa confinaria in cambio del beneficio di collegarsi, assieme ai comuni di Tonezza e di Arsiero, ad un grande carosello sciistico, da realizzare proprio sulle montagne della contesa confinaria, un carosello da far finanziare quasi in toto dall’ente pubblico: la Provincia di Trento dovrebbe intervenire con 15 milioni e la regione Veneto con altri 15 milioni, enti questi ultimi che in modo informale hanno già dichiarato la propria disponibilità.

Il comune di Lastebasse, oltre che l’opportunità di collegarsi al super-carosello, potrà inoltre incamerare profitti dalla realizzazione, in località Fiorentini – Coston, di un lotto di 42.000 metri cubi di costruzioni turistiche.

Nel suo insieme il piano prevede la costruzione di 7 seggiovie di cui 5 quadriposto ad agganciamento automatico che andranno a servire 12 piste; 7 in territorio veneto e 5 sul territorio trentino, cioè nel comune di Folgaria.

Il tutto dovrebbe concretizzarsi entro il 2013. L’area di sviluppo, a cavallo tra il Trentino e il Veneto, andrà a ricadere su un territorio ad alto valore ambientale (per il 65% in area veneto-vicentina), storico e paesaggistico che va da Val Orsara fino a Cima Campomolon passando per Costa d’Agra, monte Coston, Val dei Tre Sassi e Val delle Lanze, area ad altissimo pregio ambientale.

Accanto a piste e seggiovie è prevista la realizzazione di quello che sarà sbandierato come il più grande circuito di sci nordico del Trentino, da Passo Coe fino a Val delle Lanze per una lunghezza che va dagli 80 ai 100 km di piste.

Il piano prevede anche l’ultimazione dell’autostrada A31 della Valdastico (la famigerata Pi.Ru.Bi.) con uscita di un casello nell’area di Lastebasse e sbocco in Vallagarina. L’approvvigionamento idrico per il sistema di innevamento è previsto mediante un enorme prelievo d’acqua dal torrente Rio Civetta, affluente del torrente Astico.

Questo intervento si prospetta come una delle più grandi aggressioni ambientali mai prospettate tra Trentino e Veneto, aggressione finanziata coi soldi pubblici, a carico cioè dei contribuenti trentini e veneti!
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