Parco nazionale Gran Paradiso, laboratorio en plein air

Il Parco nazionale Gran Paradiso è un luogo ideale per effettuare ricerche sul clima e sull’ambiente in generale. In quanto territorio protetto da eccessive pressioni antropiche costituisce un osservatorio ottimale dei cambiamenti in atto sul nostro pianeta.
In particolare, l’ambiente alpino è in continua evoluzione sia per la sua struttura geologica sia per ciò che riguarda gli ecosistemi, la fauna e la flora.
Per questo motivo si è consolidata una collaborazione tra l’Ente di Gestione del Parco nazionale Gran Paradiso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), attualmente rappresentato dall’Istituto di Geoscienze e Georisorse.
In questa fase sono in atto tre progetti. Il primo interessa l’Altopiano del Nivolet dove si analizzano le relazioni fra caratteristiche geologiche e i processi di scambio di acqua e anidride carbonica fra suolo, vegetazione e atmosfera.

Il secondo progetto è in attuazione a Pian Sengio e Pian Girot, nello splendido Vallone di Noaschetta (Valle dell’Orco, Comune di Noasca), dove si studia l’effetto dell’abbandono dei pascoli sull’ambiente e sulla vegetazione, confrontando aree pascolate e non.
Il terzo progetto verrà avviato nel Vallone del Nel, sul versante sinistro della Valle dell’Orco, nel Comune di Ceresole, dove si studieranno gli effetti del ritiro dei ghiacciai sulla formazione e sulle caratteristiche del suolo e della vegetazione.
Inoltre, nel mese di luglio di quest’anno, Ceresole Reale ha ospitato la seconda edizione di una scuola estiva che ha visto la partecipazione di studenti ed esperti provenienti da Stati Uniti, India, Cina e Francia.

La scuola, cofinanziata dal progetto europeo ECOPOTENTIAL e il progetto americano SAVI, è stata una significativa occasione per creare nuove connessioni tra differenti ricercatori nello scenario del parco nazionale.
Lo studio delle caratteristiche e dei processi che si svolgono in prossimità della superficie terrestre sono un argomento di particolare interesse nelle scienze contemporanee a livello internazionale.

Quale perfetto laboratorio all’aria aperta ed esempio di ambiente alpino protetto, il Parco nazionale Gran Paradiso ha riscosso l’entusiasmo dei partecipanti.
Sarebbe importante in futuro organizzare momenti di informazione e divulgazione locale, al fine di coinvolgere maggiormente la popolazione e i visitatori del parco.

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Marta Magnani.
Dottoranda presso IGG-CNR