Salviamo il Devero

Mountain Wilderness è tra i destinatari di una lettera che tre albergatori dell’Alpe Devero (VB) hanno inviato, tra gli altri, al Presidente della Regione Piemonte Chiamparino, all’Assessore all’Ambiente Valmaggia e al Presidente dell’Ente di gestione Aree Protette dell’Ossola, Crosa Lenz.

La lettera, che ha come oggetto “Impianti sciistici”, comunica la netta contrarietà dei tre albergatori al progetto di collegamento degli impianti sciistici fra la stazione di San Domenico (Comune di Varzo) e la stazione in Alpe Devero (Comune di Baceno) via Monte Cazzola.

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Il Cervandone

 

Impianti sciistici

Dall’istituzione del Parco Naturale”, si legge nella missiva “siamo coinvolti, insieme all’Ente Parco stesso e alla Regione Piemonte, nella creazione e nello sviluppo di un’area capace di distinguersi e di risaltare in tutto l’arco alpino per la sua unicità e stato di conservazione, peculiarità che in questi anni hanno attratto turisti sempre più numerosi e attenti a queste caratteristiche.
Vogliamo fortemente proseguire questo percorso di sviluppo e tutela ambientale.
Siamo infatti convinti che la bellezza e la salvaguardia di questo luogo avranno nell’immediato futuro un valore sempre maggiore a beneficio dell’Alpe Devero, del Comune di Baceno, della Provincia del Verbano Cusio Ossola e della stessa Regione Piemonte.
Crediamo che la realizzazione di questo collegamento comprometterà inesorabilmente la bellezza di queste montagne e il modello di sviluppo perseguito in questi anni, rendendo l’Alpe Devero una località turistica alpina uguale a tante altre”.

Il lago delle fate in autunno

 

Da tempo si sapeva che la San Domenico Ski, dietro cui sembra esserci la Mibafin Investments, una finanziaria di Lugano, avesse mire espansionistiche verso l’Alpe Devero, spingendo verso un infausto collegamento sciistico che comprometterebbe per sempre zone di grande valore ambientale.
L’Alpe Devero, fa parte del Parco Naturale Veglia Devero all’interno del quale ricadono le seguenti aree soggette a particolare tutela ambientale:
a) Parco Naturale regionale dell’Alpe Veglia e dell’Alpe Devero;
b) Zona di Salvaguardia dell’Alpe Devero;
c) SIC “Alpi Veglia e Devero – Monte Giove”

Crampiolo in inverno

 

Lo sciagurato progetto VE.DE.FOR tenta di venire alla luce dal lontano 1971 ma, fino ad oggi, è fortunatamente naufragato consentendoci ancora di godere dell’incomparabile bellezza della Val Buscagna e dell’incanto del Lago Nero, sempre più povero di acque e, contestualmente, ha permesso al Devero di sviluppare un turismo compatibile con un’area capace di distinguersi e di risaltare in tutto l’arco alpino per la sua unicità e stato di conservazione, peculiarità che in questi anni hanno attratto turisti sempre più numerosi e attenti a queste caratteristiche.

Scialpinismo all’ Alpe Devero con la Rossa sullo sfondo

 

Ora pare che si sia arrivati a un dunque e che il progetto stia per vedere la luce.
Mountain Wilderness è più che mai decisa a raccogliere il grido di allarme degli operatori turistici del Devero e a mettere in campo tutte le proprie forze, compresi ricorsi al TAR e alla Corte Europea, per tutelare la bellezza di queste montagne. I prossimi mesi saranno decisivi, cercheremo di fare rete coinvolgendo tutti coloro che si oppongono al collegamento. SCARICA LA LETTERA DELLA GEA VCO. Non verrà lasciato nulla di intentato per fermare quello che si prospetta come l’ennesimo scempio ambientale.

A Goglio, prima di arrivare all’Alpe Devero, si trova questo epitaffio più che mai attuale