Ancora ruspe in azione a San Martino di Castrozza

Il Dolomiti segnala ruspe in azione proprio in una delle zone più impervie del  Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, sul versante boscoso sulla destra orografica della Val Cismon: tra Fiera e San Martino di Castrozza si sta realizzando una strada camionabile che attraverserà uno degli habitat del gallo cedrone.

L’Ufficio Distrettuale forestale del Primiero, venendo incontro alle richieste del Comune, ha utilizzato l’escamotage della legislazione in deroga del post-Vaia, per riproporre il collegamento stradale tra malga Crel e malga Scanaiol, evitando di dover sottoporre il progetto a valutazione d’incidenza ambientale.

E’ dal 1990 che si vuole fare quella strada, dice Luigi Casanova. I primi architetti che dovevano fare il piano del parco non la volevano inserire, sono stati esautorati. L’incarico è stato affidato ad altri più affidabili per il potere. Ma comunque non era passata. Si tratta della volontà di collegare San Martino di Castrozza al Lago di Calaita, stracciando a mezza costa il bosco per circa 7 Chilometri, la definiscono una fondovia, cioè una pista turistica per il fondo, che passa proprio nel cuore, oggi rovinato dalle ruspe, di una arena di canto del gallo cedrone, probabilmente la più grande delle Alpi. Almeno 10 maschi a lottare per le femmine. Incredibile. Come è incredibile che il parco l’abbia fatta passare sotto silenzio (Dolomiti UNESCO?).

Moutain Wilderness sta approfondendo il tema e sta valutando l’ipotesi di un esposto alla Procura.