Comune di Auronzo: primo incontro per il parcheggio di Misurina

Il vicepresidente di Mountain Wilderness Italia, Giancarlo Gazzola e Mariarosa Filon Larese, hanno incontrato la sindaca di Auronzo Tatiana Pais Becher e l’ingegnere Tommaso Piovesana, per un confronto sul progetto dei parcheggi di Misurina. Questi parcheggi servirebbero a “togliere” dalla vista, le auto dalle rive del lago. L’Incontro è stato cordiale, ricco di spunti e costruttivo.
Si sono letti i progetti, visionati anche al computer: non c’erano molte novità rispetto a quanto già si conosceva.
Le nostre osservazioni portano comunque a rimanere contrari alla proposta in oggetto. A nostro avviso le scelte tese a dare al lago di Misurina la qualità paesaggistica che merita devono essere mirate certo a evitare parcheggi selvaggi, ma anche a evitare qualunque ulteriore consumo di suolo. Riteniamo che i parcheggi dove individuati ora possano interferire nel corso dei lavori e poi in modo continuativo sulle falde acquifere. A tal proposito abbiamo chiesto uno specifico studio idrogeologico dell’intera area.

Parcheggio vicino al rifugio Auronzo alle tre cime di Lavaredo


L’amministrazione comunale, al momento , non vede altre soluzioni ai problemi presenti se non nelle proposte discusse. Diamo atto alla sindaca della attenzione e sensibilità nella ricerca di ulteriori soluzioni che possano mitigare ogni impatto negativo: siamo stati ascoltati con grande attenzione: preso atto che il progetto è ancora in fase preliminare, abbiamo chiesto di poter collaborare, per arricchirlo di proposte concrete grazie all’apporto dei nostri tecnici.
Nell’incontro , abbiamo anche consigliato di prendere in considerazione una visione più ampia, che riguardi tutta la zona Misurina – Tre Cime.

Tre Cime di Lavaredo

Grazie anche alle Dolomiti patrimonio naturale dell’umanità è venuto il momento di far maturare un progetto che porti a soluzione i problemi insiti alla strada delle Tre Cime di Lavaredo e alla trasformazione di un’area di tale pregio in un grande parcheggio. Condividiamo con l’amministrazione la complessità del progetto e del tema da noi sostenuto, problemi economici, di sostenibilità ambientale, di lavoro si sommano uno all’altro, ma sono problemi che non si possono più rimandare, servono soluzioni anche urgenti di alta qualità e proiettati nel futuro, su tempi lunghi. Questa strada infatti rimane un insulto alle Dolomiti; in estate vi transita un enorme flusso di auto, moto e pullman di linea. Vi sono problemi di sicurezza sia per chi transita in auto che riguardo gli ospiti che salgono in quota, molte volte sprovvisti di una minima cultura e conoscenza della montagna. Una situazione sempre più insostenibile anche perché il numero dei mezzi è previsto in aumento ogni anno.
I parcheggi in quota vengono sempre di più allargati, si erode paesaggio, si consuma così, in modo banale, il sogno e l’emozione che le Tre Cime dovrebbero offrire al visitatore. Siamo convinti che l’attuale tasso di frequentazione turistica dell’area comporti impatti ormai non più sostenibili. E’ doveroso ricordare che il Commissario UNESCO Worboys, dopo la sua visita nell’ottobre del 2011, aveva chiesto a Mountain Wilderness di far chiudere a breve quella strada al transito di tutti i veicoli. Doveva essere una delle priorità che Dolomiti Patrimonio UNESCO doveva affrontare accanto al tema paesaggistico della Marmolada.
Va anche ricordato che Mountain Wilderness, fin dal 1989, chiede la chiusura di quella strada e che venga istituito un efficiente e sostitutivo servizio di bus navetta per chi non volesse o non poteva salire a piedi. Oggi è possibile attraverso un concorso di idee di profilo internazionale prospettare anche soluzioni ancor meno impattanti.
Dopo 30 anni ancora nulla è cambiato, se non in peggio. Confidiamo nell’amministrazione comunale , nella collaborazione anche dei cittadini , delle istituzioni, non solo locale ma anche provinciale e regionale per un investimento coraggioso in termini ideali e concreti affinchè al lago di Misurina e alle Tre Cime di Lavaredo venga riportato il rispetto che meritano. Nel ringraziare la signora sindaca Mountain Wilderness mantiene forte la sua collaborazione, anche critica: su questi temi ci attendiamo risposte anche ad alto livello, ministeriale e europeo.

Giancarlo Gazzola