Corri marmotta. Anche a Bolzano il documentario di Carlo Alberto Pinelli riscuote un grande successo.
Il 6 ottobre a Bolzano si è tenuta la presentazione del documentario di Carlo Alberto Pinelli “Corri marmotta”. Il documentario è stato finanziato dalla ditta di prodotti veterinari per animali INNOVETT (Francesco Della Valle aveva già sostenuto l’azione Free K2 del 1990 di MW) e patrocinato da diverse associazioni: Mountain Wilderness, Gaia animali & Ambiente, il WWF e la LAV. Il lavoro è nato dalla necessità di ostacolare anche culturalmente la scellerata gestione della fauna pregiata in Alto Adige. Dal 2000 in questa provincia autonoma si pratica la caccia alla marmotta, una specie faunistica particolarmente protetta dalla normativa europea e nazionale.
Per evitare i continui e vincenti ricorsi della LAV nel 2016 le Province autonome di Trento e Bolzano hanno approvato in Commissione dei 12 una norma di attuazione che oltre a permettere la caccia a tanti uccelli protetti, agli stambecchi, allargava il tiro sulla marmotta. Come conseguenza diretta nel 2017 in provincia di Bolzano venivano ammazzati 2147 marmotte. Va ricordato che l’ex presidente della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder e l’allora responsabile del servizio caccia (si, si chiama ancora così questo ufficio, la provincia di Bolzano è l’unica realtà nazionale dove oggi i cacciatori sono in continuo aumento, sono oltre 6.000) sono stati chiamati a risarcire lo Stato di oltre un milione di euro per aver permesso l’abbattimenti di questi animali provocando un danno erariale allo Stato.
Il documentario spiega con grande equilibrio la situazione permettendo la lettura del tema sia dal punto di vista protezionistico che dei sostenitori della caccia. Ci si inserisce in paesaggi delle Dolomiti spettacolari e si arriva al termine coinvolti in una particolare emozione. La serata è stata condotta coordinata da Edgar Meyer e ha visto la partecipazione di diversi relatori: Luigi Casanova, presidente onorario di Mountain Wilderness, Alessandra De Luca giurista della LAV, Massimo Vitturi responsabile della LAV della fauna selvatica e Luigi Mariotti del WWF. Grazie a questa somma di competenze il tema è stato affrontato sotto diversi punti di vista.
Come ha dimostrato il dibattito che ne è seguito l’autonomia di questi territori viene gestita come appropriazione di beni comuni. In troppi casi si fa perno sulla licenza di uccidere e non si affrontano altri sistemi di regolazione di eventuali sovrappopolazioni di fauna selvatica: sembra che l’uomo sia in grado di gestire situazioni di emergenza solo con lo sparo. La deroga alle normative da strumento eccezionale si trasforma in strumento ordinario. L’autonomia da strumento vitale a strumento tombale.
Ora, grazie anche all’impegno di ENPA e del Ministero della Pubblica Istruzione, il documentario sarà portato nelle scuole per diffondere formazione e sensibilità. Sulla pagina social di facebook nel sito “Corri Marmotta” è possibile visionare e anche scaricare gratuitamente il documentario. (l.c.)