Fermatevi, basta aggredire la montagna. Salviamo il vallone delle Cime Bianche

Nei giorni scorsi, con nota a firma dell’Avv. Paola Brambilla di Milano, il comitato Ripartire dalle Cime Bianche e le maggiori associazioni di tutela dell’ambiente montano (CAI, CIPRA Italia, Mountain Wilderness, WWF, Legambiente VdA, Federazione Pro Natura e LIPU), hanno inviato ai soggetti promotori, alla Procura regionale della Corte de Conti e all’ANAC, formale diffida a dare corso a qualsiasi attività di progettazione che riguardi la realizzazione di impianti di risalita nel Vallone delle Cime Bianche.

Inverno nel Vallone delle Cime bianche

Scadono, infatti, lunedì prossimo 14 dicembre 2020 i termini per la presentazione delle offerte per l’effettuazione degli studi preliminari relativi al collegamento funiviario Ayas/Cervinia nel Vallone delle Cime Bianche per un importo a base d’asta di ca. 750.000 euro:
https://appweb.regione.vda.it/DBWeb/bandigara/altribandi.nsf/(vediTutti)/A63BB6E0F2B45C8DC1258604002745CC?opendocument&l=&KEY=&
Il Bando è stato pubblicato dalla società Monterosa lo scorso mese di ottobre, contemporaneamente alla pressante richiesta rivolta agli enti locali per ottenere nuove risorse finanziarie al fine di evitare la chiusura di stazioni sciistiche minori (Brusson, Champorcher, Gressoney-Saint-Jean).

Mentre, nel pieno della seconda ondata della pandemia Covid19, le regioni alpine rivolgono appello al governo nazionale affinché la montagna non sia considerata unicamente per gli impianti di risalita e quale parco giochi per la città – ma anche e soprattutto per il patrimonio di biodiversità che rappresenta, e per un’offerta turistica molto più ampia dello sci da discesa (passeggiate a piedi e con le ciaspole, relax, sci di fondo, scialpinismo, immersione nella natura, cultura, artigianato, enogastronomia) – la Regione Valle d’Aosta e le società partecipate Monterosa spa e Cervino spa proseguono imperterrite sulla strada perdente dell’aggressione alla montagna, perfino nelle aree sottoposte a specifica tutela, e individuate dall’Unione Europea, dallo Stato e dalla Regione stessa come meritevoli di conservazione: sotto questo profilo le associazioni segnalano l’ipotesi di danno erariale, connesso al finanziamento di un progetto che prevede la realizzazione di impianti su un’area in cui questi sono vietati.

Ayas, Monte Rosa

Peraltro, va rilevato che il prefigurato carosello impiantistico non avrebbe alcuna valenza sciistica giacché – per intrinseche caratteristiche geomorfologiche – il Vallone delle Cime Bianche non si presta alla pratica dello sci da discesa e rivestirebbe unicamente un carattere pubblicitario legato alla vastità del comprensorio, a evidenziare ancor più lo sconcerto per il disinteresse dei soggetti promotori nei confronti della bellezza e delle ricchezze durature del proprio territorio.

Ayas, 11 dicembre 2020 (Giornata internazionale della montagna)

Allegati: