No all’autostrada a31: sì all’ambiente, alla salute e al bene comune
Grande successo di partecipazione alla manifestazione indetta da associazioni e comitati
In trecento si sono ritrovati, oggi sabato 10 ottobre, sulla sponda sud del Lago di Caldonazzo, per nulla intimoriti dal meteo poco clemente e riuniti assieme in un unico intento: dire NO alla prosecuzione a Nord della autostrada Valdastico. Un progetto scellerato, che da anni minaccia la sopravvivenza di interi territori veneti e trentini.
La manifestazione, organizzata da un coordinamento di associazioni ambientaliste e di società civile, ha visto riunirsi numerosissimi i privati cittadini e le associazioni che a turno hanno ricordato le motivazioni fondanti la contrarietà all’avvio dell’opera: costi miliardari, consumo di suolo, inutilità sotto il profilo trasportistico, danni ambientali enormi, difesa di un modello di sviluppo insostenibile, validissime alternative più che a portata. Solo una motivazione: l’ennesima proroga verso il gestore attuale, la A4 Holding, che grazie all’avvio dei cantieri potrebbe contare su una concessione multimilionaria. Ma le alternative esistono, e sono ampiamente praticabili ora, come ricordato più volte da comitati ed associazioni.
Sottolineata la solidarietà necessaria tra i territori: “impossibile prescindere da una visione globale delle politiche dei trasporti, della tutela dell’ambiente e dei cittadini”, ricordano gli organizzatori. Punto rimarcato anche grazie alla presenza della “Comunità Salviamo la Val d’Astico”, che dal Veneto organizza da anni manifestazioni e giornate informative sul tema.
Non è mancata la rappresentanza istituzionale: presenti i Sindaci dei comuni di Caldonazzo, Besenello, Calceranica e Altopiano della Vigolana, che in fascia tricolore hanno siglato di fronte a tutta la popolazione il loro rinnovato impegno contro la costruzione dell’opera.
È stato infine rilanciata la serata informativa del 10 ottobre a Mattarello; via Giudo Poli 6 (biblioteca comunale) alle 20.30; in modo simile a quanto fatto a Besenello il 28 settembre scorso: il fine sarà quello di esporre le dettagliate motivazioni del no, così come le eventuali risposte alle domande inviate dai comitati pochi giorni fa ai candidati presidenti riguardo l’opera.