Installazioni obsolete: il cantiere nella Valle delle Meraviglie – 8 ,9 settembre
Dal 2002, diversi cantieri di smantellamento di strutture obsolete, vestigia di un’attività passata (strutture militari, vecchi impianti di risalita… che non hanno più ragione di essere lì) sono stati organizzati in partenariato tra l’associazione Mountain Wilderness ed il Parco Nazionale del Mercantour. Con la partecipazione delle guardie del parco e dei membri dell’associazione, il cantiere di quest’anno si è svolto sulle pendici del Piano Tendasco, ai piedi del Monte Bégo, dove sono classificate come “monumento storico” le valli dalle famose incisioni rupestri. I 45 partecipanti, per la maggior parte provenienti dalle Alpi Marittime, si sono ritrovati su un alpeggio di bovini piemontesi per sgomberarlo dai resti di equipaggiamento militare.
Installate dall’esercito italiano dagli anni ’30 in tutta l’area, queste strutture segnarono il confine con la Francia. In questo sito, è stato principalmente necessario estrarre linee di filo spinato, talvolta sepolte nel terreno, con i loro supporti metallici. L’obiettivo di queste operazioni è essenzialmente la conservazione dell’ambiente e del paesaggio, ma anche la sicurezza della fauna selvatica, compresi i camosci, che sono numerosi nella zona.
2,5 tonnellate di metallo da recuperare
In totale sono 2,5 le tonnellate di metallo arrugginito che sono state raccolte, impacchettate e legate in grandi teli. Lasciati per ora sul posto, saranno trasportati in elicottero a fondo valle all’inizio di ottobre, al fine di essere riciclati da un rottamaio. Nonostante la difficoltà e la stanchezza accumulata, questo cantiere ha avuto luogo ancora una volta in un’atmosfera conviviale, dove l’aiuto reciproco moltiplica le forze, con circa 1/3 di volontari esperti e 2/3 di volontari novizi. I più esperti in questo tipo di lavoro sono stati premurosi verso i volontari alla loro prima esperienza. Hanno dato loro consigli e li hanno aiutati in questo duro lavoro, con buonumore ed immersi in un quadro grandioso. Un grande picnic condiviso, ben guarnito e fornito da Satoriz, ha rifocillato l’intera squadra, seguito da un pisolino nel sole di mezzogiorno per alcuni, prima di tornare al cantiere nel pomeriggio, armati delle solite tenaglie, picozze, pinze, ecc.
Un cantiere eterno
Il giorno seguente, una parte del gruppo ha finito il lavoro mentre l’altra è andata alla scoperta della meravigliosa valle di Fontanalba, con l’ausilio delle affascinanti spiegazioni riguardo alle incisioni da parte di due guide autorizzate. L’obiettivo del cantiere è stato raggiunto, ma altre operazioni saranno necessarie dato che ci sono ancora delle installazioni in questo settore della Roya nel Parco Nazionale del Mercantour.
L’ultima parola a Anne-Sophie, 25 anni, per cui è stato il primo cantiere: “Di fronte alla Wilderness ritrovata da questo sito di montagna, possiamo solo ammirare il risultato concreto di un paesaggio ridivenuto tale a quelli che ci piacerebbe vedere più spesso.”
I numeri
- Grazie a quasi 1.000 partecipanti ed a 16 anni di lavoro nel Parco Nazionale del Mercantour e dintorni, sono state rimosse oltre 182 tonnellate di rottami.
- 60 giorni di campagna nei vari settori del Parco sono stati necessari per svolgere questo lavoro. Prima di poter intervenire sul campo, un cantiere richiede mesi di lavoro di preparazione.