La Cultura alimentare alpina si candida a Patrimonio immateriale Unesco

La candidatura UNESCO faciliterà la salvaguardia dei paesaggi, delle pratiche e dei costumi legati all’agricoltura e al cibo, beni comuni capaci di unire le comunità lungo l’intero Arco alpino. Tutti coloro che hanno a cuore il futuro sostenibile delle Alpi possono sostenere la candidatura attraverso la piattaforma dedicata www.alpfoodway.eu

Il vino eroico, Val Germenasca

Quattordici partner del Progetto AlpFoodway hanno lanciato il percorso di candidatura della Cultura alimentare alpina alla Lista rappresentativa del Patrimonio immateriale Unesco, invitando tutti gli interessati, dalle istituzioni, alle imprese, ai cittadini che hanno a cuore il futuro delle Alpi, a firmare la petizione per la candidatura attraverso la piattaforma dedicata www.alpfoodway.eu. L’obiettivo è arrivare a ottobre 2019, al momento della conferenza finale del progetto Alpine Space Alpfoodway, con un dossier completo da poter consegnare alle commissioni Unesco.
Ottenere l’iscrizione della cultura del cibo delle Alpi alla Lista rappresentativa del Patrimonio immateriale Unesco aiuterà a salvaguardare in modo più efficace un bene comune capace di unire le comunità interessate lungo l’intero arco alpino, ponendo le basi per una valorizzazione sostenibile di prodotti, filiere, culture uniche a vantaggio dell’intera umanità.


Lo Pan Ner, Valle Antrona

Per avere maggiori informazioni riguardo al Progetto e trovare esempi sulla cultura del cibo delle Alpi, è possibile accedere all’ inventario online presente sulla piattaforma www.alpfoodway.eu (la stessa su cui è possibile firmare la candidatura), costruito secondo i principi della Convenzione Unesco per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale (2003), con oltre 50 schede ottenute sulla base di ricerche antropologiche, sociologiche e storiche condotte con il sostegno e la collaborazione diretta delle comunità locali.

Il progetto AlpFoodway
AlpFoodway è un progetto internazionale cofinanziato dalla Commissione europea attraverso il programma Interreg Alpine Space, che coinvolge 14 partner di 6 nazioni: Francia, Italia, Svizzera, Austria, Germania e Slovenia. L’idea alla base del progetto è che il cibo sia un elemento identitario per le persone quando le pratiche e le tradizioni culturali lo rendono significativo e distintivo. E questo avviene in particolar modo nella regione alpina, dove gli abitanti dipendono da tempo da pratiche agricole sostenibili, attraverso le quali hanno sviluppato valori culturali unici. AlpFoodway si adopera per salvare questa cultura e trasformarla in risorsa per lo sviluppo locale identificandola, riattivando la sua trasmissione e commercializzandola nel modo più appropriato. Il progetto coinvolge direttamente o indirettamente 70 milioni di persone che vivono nei 450.000 km2 dell’area alpina (Eusalp).
Grazie all’impegno dei 14 partner, AlpFoodway è stata selezionata dalla Commissione Europea come highlight per l’Anno europeo del patrimonio culturale 2018 (EYCH).

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