L’incontro con la Fondazione Dolomiti UNESCO: mancano prospettive per la conservazione del Patrimonio ambientale e culturale

Lunedì 7 settembre a Belluno, presso la sede della Provincia si è tenuto l’incontro fra il consiglio di amministrazione della Fondazione Dolomiti UNESCO e Mountain Wilderness Italia. MW è stata rappresentata ai suoi massimi livelli dal Presidente Franco Tessadri e dal vicepresidente Giancarlo Gazzola.
Si è trattato di un incontro intenso e lungo, circa un’ora e mezza. A differenza di quanto dichiarato in un suo comunicato dalla Fondazione, riteniamo non siano emerse situazioni utili che possano portarci a modificare il nostro percorso critico.

Abbiamo ribadito quanto scritto nel dossier del dicembre scorso e inviato presso UNESCO a Parigi, aggiornando i contenuti con purtroppo ulteriori negatività, accadute in Dolomiti dalla primavera a tutta l’ormai quasi conclusa estate 2020 (traffico insostenibile, inopportune iniziative turistiche in quota, inosservanza di ogni contenuto della strategia di gestione Dolomiti 2040).

La Fondazione non ci ha restituito contenuti che permettano di intravvedere l’avvio di percorsi coerenti con quanto scritto nel piano di gestione e nel rispetto delle aree protette.

Nonostante questa difficile situazione Mountain Wilderness non ha comunque chiuso l’uscio del dialogo: riteniamo importante mantenere, come nel passato, il dovere di spenderci nel profilo costruttivo e propositivo. Sosteniamo la speranza che l’incontro con UNESCO a Parigi possa portare i decisori politici interni alla Fondazione, che si sono assunti la responsabilità di gestire il bene mondiale, ad intraprendere percorsi coraggiosi e coerenti con quanto dibattono nei convegni. Il comunicato emesso dalla Fondazione redatto unilateralmente e quindi non discusso con noi, lascerebbe intendere un certo rilassamento della nostra azione a tutela delle Dolomiti. Purtroppo l’incontro di positivo ha avuto  la sola cortesia del dialogo fra le due parti. Riteniamo sia venuto il momento che la Fondazione avvii un serio percorso teso alla attuazione, in tutte le sue parti, del piano di gestione Dolomiti 2040. Dieci anni  sono già stati vanificati: le emergenze che ricadono sui fragili ambienti naturali delle Dolomiti non possono sopportare ulteriori ritardi.

Il Presidente Franco Tessadri