Moto nei boschi e sui sentieri: le regole esistono ma, senza controlli, non sono rispettate.

La legge regionale del Piemonte che regolamenta i percorsi fuori strada vieta il transito dei mezzi motorizzati su sentieri, mulattiere, piste e strade forestali con alcune deroghe tra le quali è prevista l’individuazione, da parte dei comuni, di percorsi destinati per fini turistico/sportivi con l’intento di permettere una fruizione equilibrata del territorio a residenti e turisti.

Moto sui sentieri di Bardonecchia

Il Comune di Bardonecchia (TO), sensibile al delicato problema della convivenza tra escursionisti e motori, da diversi anni ha ideato la ZTL, Zona Turista Libero, con ordinanze che limitano o vietano il passaggio di moto e fuoristrada sulle strade sterrate di alta quota.

Una delle strade interdette al traffico veicolare è quella che percorre il fondovalle della Valfredda, un SIC (Sito d’interesse Comunitario) caratterizzato da flora e fauna peculiari, chiusa a tutti tranne ai pastori per raggiungere l’alpeggio a 2200 metri. La Valfredda è un luogo amato dai camminatori per le praterie ricche di fiori e di acqua e per il silenzio, disturbato solo dalla strada sterrata in cresta, sulla sinistra orografica, che collega il Col Basset al forte dello Jafferau, percorsa nel periodo estivo da fuoristrada e moto.

Sovente succede che qualche motociclista decida di scendere dalla strada dello Jafferau al fondovalle di Valfredda, come illustrano le immagini, calpestando pascoli e prati in fiore, nella più totale indifferenza per i divieti e senza rispetto verso gli escursionisti, oggetto di aggressioni verbali , talvolta anche fisiche, se osano  lamentarsi.

Moto sui sentieri di Bardonecchia

Abbiamo la Legge Regionale, le ordinanze comunali, la tutela del SIC da parte del Parco Alpi Cozie: cosa manca?  I controlli !!! Senza controlli coloro che ignorano deliberatamente le leggi continueranno a farlo, senza il deterrente di una multa salata e del sequestro del mezzo si continuerà ad assistere ad episodi gravi e spiacevoli documentati dalle denunce alle autorità. Inoltre sarebbe utile ripristinare le barriere che chiudono le strade non percorribili: una sbarra metallica chiusa con lucchetto è molto più persuasiva di un semplice cartello!

E’ quindi necessario che il comune di Bardonecchia si attivi, tramite le Forze dell’Ordine, per garantire controlli costanti sul rispetto delle norme regionali e comunali, sanzionando economicamente le violazioni:  solo così si garantisce una convivenza accettabile tra i diversi frequentatori della montagna e la conservazione del patrimonio naturale ed ambientale.

Susanna Gonella