Parco Regionale Sirente Velino, storica vittoria contro il cemento

Dopo anni di lotta per impedire un piano di lottizzazione per edifici residenziali irregolare nell’Altopiano delle Rocche, arriva la vittoria con sentenza definitiva del Consiglio di Stato, dopo il ricorso principale e due ricorsi successivi.

Anni di lotte, partite dal 2011 quando il Comune di Rocca di Mezzo adottava il piano di lottizzazione per edifici residenziali nell’Altopiano delle Rocche e nel 2016 ne sosteneva la definitiva approvazione hanno portato alla vittoria definitiva le associazioni ambientaliste LIPU, Italia Nostra e Mountain Wilderness Italia grazie ad una chiara sentenza del Consiglio di Stato, dopo il ricorso principale al TAR e due ricorsi successivi. Oltre alla soddisfazione per la vittoria a tutela dei beni comuni, nella sentenza alle tre associazioni viene riconosciuta una compensazione complessiva di 20.000 Euro. Un premio per la tenacia dimostrata.

Mario Marano Viola

Mario Marano Viola, rappresentante regionale di Mountain Wilderness in Abruzzo definisce la sentenza “esemplare, punisce il Comune di Rocca di Mezzo per aver approvato un piano urbanistico in palese contrasto con le normative europee che tutelano le zone SIC e ZPS, il Comitato VIA della Regione Abruzzo per aver espresso il parere favorevole e la Società Biocasa che ha fatto di tutto per occupare una parte del suolo protetto di Prato della Madonna. E’ una sentenza che fa e farà scuola giuridica: da oggi 28 dicembre 2020 in avanti, nelle aree protette italiane le norme nazionali ed europee non potranno più essere interpretate ma rispettate e applicate. Un monito per la Regione Abruzzo e per i Comuni del Parco Sirente Velino che intendono danneggiare la propria area tutelata”.

A far vincere la lunga lotta è stata la Klasea lycopifolia tutelata dalla Direttiva Habitat 43/92/CEE, specie vegetale a rischio, nella lista rossa della flora italiana.

Klasea lycopifolia

Un grazie di cuore va ad Herbert Simone, uno dei più bravi avvocati italiani in materia di tutela dell’ambiente naturale oltre che ai dirigenti delle associazioni che hanno investito energie e impegno nel sostenere i ricorsi.

Ancora Mario, assieme ad un nostro socio e amico comune, Luca Gianotti,  si sentono in dovere di ringraziare Mountain Wilderness: “un pensiero di lunga vita a MW che non tradisce le montagne e i suoi umani innamorati degli spazi liberi delle Terre alte”.