Pensieri al femminile

Pensieri al femminile di Susanna Gonella

David H. Thoreau scriveva: ”Andiamo ad ovest, come verso il futuro, con spirito intraprendente ed avventuroso”, ed io sto camminando verso sud-ovest, seguendo un percorso di 80 chilometri che mi porterà alla base della montagna simbolo del Piemonte, il Re di Pietra, il Monviso.

Henry_David_Thoreau

Sono partita dalla mia casa cittadina, a piedi e da sola, come si faceva una volta quando le distanze si misuravano a passi ed il tempo scorreva più lento. Cammino adagio sul bordo della strada pensando che, in questo momento, altre donne nel mondo “povero” si stanno spostando verso i villaggi di montagna come sto facendo io, con la gerla al posto dello zaino e calzature artigianali invece delle scarpe tecniche, donne andine e nepalesi, donne indiane ed africane. Come me queste donne vedranno voli di uccelli, la campagna lavorata, le nuvole che cambiano forma seguendo il vento.
E’ impagabile scoprire, avanzando lentamente, i campanili dei paesi di pianura emergere nelle nebbie mattutine, i dettagli delle ripide pareti del Monte Frioland, la piramide perfetta del Viso. Penso alle nostre Tesi di Biella, alla frase che ho imparato a memoria: “il valore della wilderness risiede nella potenziale capacità di stimolare un rapporto creativo tra l’uomo civilizzato e l’ambiente naturale, ed è il grado di autenticità di questo rapporto a dare un senso non effimero all’avventura”.
E’ vero, per difendere la wilderness montana siamo costretti ad indignarci, a discutere arrabbiati con le istituzioni, a citare leggi inapplicate ad amministratori indifferenti, ma non dovremmo mai scordare quanto sia altrettanto importante trasmettere i nostri valori, soprattutto alle nuove generazioni.
La donna, in questo, è protagonista, ha un ruolo educativo fondamentale, tutte noi possiamo influenzare i comportamenti di coloro che ci stanno vicino, e non solo bambini o ragazzi; se convinciamo i nostri compagni, amici, colleghi, che un uomo non ha bisogno di mostrarsi “maschio” guidando auto e moto potenti, che non è il primato sportivo né il resoconto delle cime salite che lo rende più attraente agli occhi femminili, chissà… forse qualcuno di loro potrebbe cambiare un po’ le sue abitudini! Pura utopia?
Allora dedichiamoci ai piccoli, ai ragazzi, insegnando con le parole e con l’esperienza diretta cosa significa per noi vivere la montagna.

Parco del Monviso. Foto: Toni Farina

Noi donne abbiamo grandi responsabilità ed il nostro esempio servirà per formare le donne di domani.
Penso alle donne che abitavano i villaggi di queste montagne, donne forti, abili nel risolvere i problemi pratici di tutti i giorni senza cedere alla stanchezza anche di fronte a compiti molto pesanti, invecchiavano precocemente ma si guadagnavano il rispetto di tutti ed erano considerate depositarie di antiche saggezze e conoscenze.
Se nei secoli passati esistevano dubbi sulle capacità atletiche delle donne, nessuno si stupiva che questi esseri “fragili, cagionevoli e delicati” fossero invece in grado di sopportare le ordinarie fatiche della vita di montagna, nei pascoli estivi come nei campi, sicuramente non meno pesanti di una scalata in alta quota.

donne in montagna

Procedo lungo la strada lentamente, il profumo della primavera imminente si confonde con quello della neve che si sta sciogliendo; cammino anche per le donne antiche del luogo e per le donne di tutte le montagne, perché non esiste la “mia” montagna solo perché la vedo, come il Monviso, da quando sono nata e poi le “altre”, lontane e sconosciute: l’empatia abbraccia tutte le montagne del mondo. E con lo sguardo alla parete est del Viso sto camminando anche per voi, donne-amiche di Mountain Wilderness.

Susanna Gonella