Per la Montagna prima che sia troppo tardi

Cari Presidenti,
vi allego questo comunicato sulla manifestazione “Motor days” che si è conclusa domenica 16 gennaio a Cortina d’Ampezzo, “la perla delle Dolomiti”.
È un documento allucinante e significativo che indica, da un lato, a che punto sia arrivato lo sfruttamento della montagna da parte degli interessi economici e, dall’altro, come questi interessi stiano trasformando la cultura stessa della montagna catturando il consenso delle istituzioni.
Cortina d’Ampezzo, luogo simbolo tra i più importanti a livello internazionale, conferma questa trasformazione scegliendo di diventare veicolo pubblicitario per una fruizione della montagna basata sul rumore assordante: camion, Suv, moto, quad, e-bike che si esibiscono off-roads, su sentieri e su neve, nell’intero territorio messo a disposizione dal Comune, dove i visitatori vengono invitati a provare essi stessi la guida e addirittura a effettuare un giro in elicottero per “vivere dall’alto, con qualche brivido di emozione, tutta la bellezza delle Dolomiti!”.

Cortina: Pista Rumerlo


Tutto ciò avviene nel posto più blasonato per antonomasia, dove si svolgeranno le Olimpiadi invernali del 2026 la cui realizzazione, nonostante le assicurazioni della vigilia, sarà occasione ulteriore per avviare aggressioni alla montagna e alla natura, pratica ormai a tutti noi nota e ricorrente, ma in questa occasione con un espansione senza precedenti: oltre a vette già deturpate da stazioni di arrivo di funivie, si aggiungeranno altre piste con sfregio ulteriore sui pendii, anche i più arditi, rifugi trasformati in alberghi di lusso, caroselli sciistici sempre più estesi e sempre più simili a parchi di divertimento, impianti a bassa quota, che soprattutto con l’innalzamento del clima esigono enormi bacini per l’innevamento artificiale.
Questo avviene in un’epoca in cui i rumori da troppo tempo invadono la montagna, attraverso i suoi accessi, anche i più reconditi, i suoi luoghi anche i più delicati come i parchi, perfino le sue vette più alte violate dagli elicotteri, in ogni stagione, soprattutto nei fine settimana sempre più affollati e convulsi.
Da tempo stiamo segnando il passo davanti ad un bivio decisivo, quindi come per tutti gli ambiti naturali ai quali noi principalmente ci riferiamo, ma anche in quelli più antropizzati in cui trascorriamo la nostra esistenza, si tratta di scegliere se assecondare una trasformazione culturale che giustifica e sollecita aggressioni e rumori o se alimentare una fruizione diversa del territorio, che per noi riferendoci in particolare alla montagna, vorremmo più fondata sul godimento pieno e silenzioso della sua bellezza, non necessariamente con lo sguardo nostalgico verso il passato, ma esaminando attentamente le possibilità di vivere in armonia con la natura che oggi si aprono, guardando al futuro e alle prossime generazioni.

Cortina. Nuove piste, nuovi sbancamenti

Il mio vuole essere un invito affinché insieme le Associazioni ambientaliste grandi e piccole, nazionali e locali, a partire da quelle impegnate in prima fila nella tutela della montagna, facciano sentire la propria voce con la massima urgenza perché la situazione è sempre più drammatica.
Rivolgiamoci con voce ferma e unanime al Governo ed in particolare al Ministro della Transizione ecologica perché i fondi del Pnrr siano destinati a tutelare la montagna, non ad aggredirla come si prospetta in molti progetti e soprattutto perché venga effettuata quella VAS su tutte le opere dei Giochi del 2026 che la legge prescrive e che è stata richiesta giustamente da molte parti.
Rivolgiamoci con determinazione all’opinione pubblica perché, malgrado tutto, sono ancora tante le persone che come noi vogliono salvare la montagna.
Facciamolo subito e insieme, prima che sia troppo tardi.
Se siete d’accordo con questo appello MW sarà lieta di contribuire a preparare l’appello comune.
Con i più cordiali saluti,
Franco Tessadri
Presidente – Mountain Wilderness Italia

La lettera di Franco Tessadri è indirizzata ai Presidenti di:

Club Alpino Italiano; FAI; Pro Natura; Italia Nostra; Legambiente; LIPU; Touring Club Italiano; WWF