Requiem per un ghiacciaio Anche la montagna si mobilita nel circuito di FridaysForFuture

Tra il 27 e il 29 settembre l’intero arco alpino ospiterà una serie di iniziative che si inseriscono nel circuito mondiale organizzato dai giovani che lottano per contrastare i cambiamenti climatici sul pianeta.

Raccogliendo l’invito di Legambiente decine di associazioni ambientaliste, alpinistiche e comitati saranno presenti sulle montagne italiane durante il fine settimana che va dal 27 al 29 settembre: l’iniziativa ha per nome Requiem per un ghiacciaio. Le località interessate, tutte oltremodo significative come esempi negativi di sviluppo nelle alte quote, sono: Colle del Lys (Aosta), Monviso (Cuneo), Stelvio (Bolzano), Catinaccio – Coronelle (Bolzano), Serodoli – Brenta (Trento), Marmolada (Belluno – Trento) e Montasio (Udine). Sul sito di Legamembiente il calendario dettagliato degli eventi. Altre due iniziative si terranno contemporaneamente in Appennino.

Si è costruita una catena che unisce sensibilità e culture che giornalmente lavorano per la tutela della montagna, per lo sviluppo delle aree protette, a favore delle popolazioni di montagna, in difesa delle acque e dei ghiacciai, riserve straordinarie e uniche anche per la vita e le economie delle grandi pianure europee: la pianura padana, le pianure francesi e quelle tedesche, i grandi fiumi che attraversano da Ovest a sud, da Sud a Nord, da Ovest a Est spazi strategici per le produzioni agricole: Rodano, Po, Reno, Danubio, Adige. Il mondo politico sembra rimanere disinteressato al problema che non solo i giovani oggi, ma da anni il mondo scientifico, pone come emergenza assoluta del pianeta e della qualità del vivere della famiglia umana.

Marmolada

Mountain Wilderness in Marmolada

In Marmolada le associazioni Mountain Wilderness, Peraltrestrade Dolomiti, Italia Nostra Sez. di Belluno, Free Rivers Italia, Libera Cadore, Giovani e amanti della montagna, si ritroveranno il 28 settembre alle ore 9,30 alla diga di passo Fedaja per salire al rifugio Pian dei Fiacconi.

Alta Via Dolomiti Marmolada. Foto: Sergio Ruzzenenti


Il ghiacciaio della Marmolada sta scomparendo, nonostante questa ormai evidente realtà si stanno riversando sulla montagna, Regina delle Dolomiti, speculazioni e tentativi di assalto che hanno dell’incredibile. Il tutto avviene in assenza di un piano che riqualifichi la montagna intera, anche dal punto di vista paesaggistico. Invece di investire in cultura e storia anche in Marmolada si tenta di potenziare la rete impiantistica, costruire grandi terrazze panoramiche in quota. Anche attraverso questa iniziativa le associazioni aderenti alle giornate di mobilitazione internazionale chiedono al mondo poltico che ogni investimento sulla Marmolada porti piena coerenza con i principi ispiratori del piano di gestione 2040 di Dolomiti UNESCO. Un piano, frutto di un percorso partecipativo di portatori d’interesse, che pone l’accento sulla sostenibilità dello sviluppo quale grande sfida per la gestione delle nostre montagne e che non può realizzarsi senza prendere consapevolezza ed accettare i limiti entro cui esercitare l’azione umana.