Vette senza pubblicità
Le montagne vengono sempre più strumentalizzate come spazio pubblicitario. Questo è inquietante e noi di Mountain Wilderness Svizzera abbiamo spesso preso provvedimenti al riguardo. Per noi, interventi permanenti sulle montagne sono semplicemente inaccettabili. Degradano la natura ancora selvaggia e quindi spazi preziosi per l’esperienza e l’avventura di noi alpinisti.
Un esempio recente e particolarmente scandaloso sono le stele di metallo alte 60 cm con un codice QR (libro delle vette digitale), che la Banca Cantonale Grigionese ha installato su 150 cime di montagna nei Grigioni per celebrare il suo 150° anniversario. Le montagne interessate includono delle icone come il Piz Badile e il Piz Bernina, nonché numerose vette meno conosciute ma altrettanto belle. Secondo la nostra analisi, 100 di queste stele si trovano su cime con un’alta qualità di natura ancora selvaggia e incontaminata. Ciò significa che queste cime sono estremamente immerse nella natura, appartate e difficilmente influenzate dall’uomo. Su alcune di esse non esiste nemmeno un sentiero. La natura incontaminata di queste montagne ha un valore inestimabile per noi alpinisti. Vogliamo dunque preservarle allo stato naturale per noi stessi e per le generazioni future.
L’anno dell’anniversario della banca è quasi giunto al termine e di conseguenza la legittimità di queste installazioni sulle vette. Abbiamo chiesto ai responsabili della Banca di smantellare almeno le 100 stele che si trovano sulle cime selvagge e incontaminate entro la fine dell’anno. Ma la Banca si rifiuta. Uno smantellamento non è, attualmente, previsto.
Per questo abbiamo deciso di lanciare una petizione per delle vette senza pubblicità. Esigiamo lo smantellamento delle stele entro la fine del 2021! Attualmente abbiamo già raggiunto quasi 3.000 firme. Da alpinista ad alpinista, le chiediamo: firmi anche lei la petizione e la condivida con altri membri del CAS attraverso i suoi canali! In questo modo aumenteremo la pressione sulla Banca Cantonale Grigionese e altre ditte che abusano delle montagne per scopi pubblicitari.