Diciottesima marcia per il Cansiglio

Troppo larga la statale che sale in Cansiglio da Fregona? Troppi squarci per ampliarla?

Gli ambientalisti e gli alpinisti che oggi saliranno sull’altopiano, dal Veneto e dal Friuli, per la tradizionale manifestazione di San Martino e che troveranno la strada chiusa, causa i lavori in corso, hanno un motivo in più di protesta.
«Non si può abusare in questo modo di un’area protetta», sbotta Vittorio De Savorgnani, componente del direttivo nazionale di Mountain Wilderness e anima dell’organizzazione. Ma al centro del sit in che terranno ai 1800 metri di Val Palantina, oggi a mezzogiorno (la partenza è dal villaggio cimbro di Pian Canaie, alle 10), ci sono numerosi altri temi.

  • Il primo: no all’antenna di telefonia mobile in cima al monte Pizzoc.
  • Il secondo: no alle pale per la produzione di energia eolica sulla sella del Fadalto.
  • Il terzo: no agli impianti sciistici sulla Palantina, secondo una proposta che si sta materializzando all’interno dei «patti» per l’Alpago.
  • Quarto: no ad eventuali seggiovie tra Farra d’Alpago e malga Mezzomiglio, oppure tra Santa Croce al Lago e Faverghera.
  • Quinto: no all’elettrodotto Lienz-Cordignano.

E’ la diciottesima volta che si svolge il raduno di novembre. L’iniziativa era stata concretizzata con un obiettivo preciso: il collegamento attraverso un carosello di piste di sci tra il Cansiglio e Piancavallo. Fino ad oggi non se n’è fatto nulla. Un altro obiettivo vinto è stato quello della demolizione della base militare sul Pizzoc. Non ancora centrato, invece, il recupero dell’insediamento militare al centro della Piana del Cansiglio. Ma domani sarà rilanciato. Infatti i manifestanti, di ritorno dalla Palantina, sosterranno davanti all’ex caserma Bianchin e lanceranno un ultimatum. Per abbattere quella sul Pizzoc, infatti, avevano preso anche i picconi durante uno di questi appuntamenti. Potrebbero fare altrettanto per il rudere sull’altopiano.
La manifestazione che oggi, alle 17, verrà preceduta da un convegno a Budoia, sarà conclusa con un incontro al Centro di educazione ambientale a Vallorch, caratteristico villaggio cimbro. L’iniziative porta la firma dell’Ecoistituto del Veneto, dal Cai, dal Wwf e Legambiente Veneto e Friuli, Mountain Wildemess Italia, Italia Nostra, Comitato Fadalto, Comitato per il Parco del Cansiglio, Gaia Club, Amici dei Tesori del Mondo dell’Unesco, Ruotalpina, Cpv-Coordinamento Protezionista Veneto, Lipu Bird Life International, Lipu Pedemontana Trevigiana, Lac-Lega Abolizione Caccia del Veneto, Enpa- Ente Nazionale Protezione Animali, Gruppo promotore Parco delle Marmarole, Antelao, Sorapiss- Parco del CadoreCipra Italia, Arcam.

Tribuna di Treviso