Gasdotto Snam, le dimissioni del sindaco di Sulmona

Le dimissioni del sindaco di Sulmona Annamaria Casini

Si è conclusa con le dimissioni del sindaco di Sulmona la lunga storia della centrale di compressione di Snam da realizzare nel comune in provincia dell’Aquila, da dieci anni al centro di un acceso conflitto tra la regione Abruzzo e il governo centrale. L’opera, che insieme a un lungo metanodotto serve a comporre un corridoio adriatico per trasportare il gas dal Tap pugliese verso il nord Italia e in Europa, è stata riconosciuta come “strategica” e autorizzata in via definitiva dal consiglio dei ministri lo scorso 22 dicembre. Una scelta politica che mette fine a dieci anni di tira e molla, scanditi dai pareri negativi delle amministrazioni locali e da tre leggi regionali che tentavano di bloccare la costruzione della centrale (tutte e tre bocciate a ritmo di una all’anno dalla Corte costituzionale).

Il sindaco Annamaria Casini

Ora che il governo ha deciso di entrare a gamba tesa nel conflitto amministrativo, come succede di fronte a opere strategiche su cui sorgono disaccordi tra organi locali, ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo, il sindaco di Sulmona ha deciso di riaccendere il dibattito annunciando le sue dimissioni. “Il mio atto è un voler alzare la posta della battaglia e della denuncia – ha detto Annamaria Casini – utilizzando l’unica arma ancora in mano ad un sindaco, stante la palese circostanza che un amministratore locale non ha voce in capitolo per determinare le sorti dei suoi cittadini. Lotterò al fianco della mia città e dell’intera Valle Peligna contro la realizzazione della centrale e del metanodotto e voglio tenere accesi il più possibile i riflettori su questa grave vicenda”

Mountain Wilderness esprime solidarietà al Sindaco Annamaria Casini con questa lettera del responsabile abruzzese Mario Marano Viola.

Mario Marano Viola


Al Sindaco di Sulmona Annamaria Casini

Ho letto sulla stampa la Sua lettera di dimissioni da Prima Cittadina della città di Ovidio, dopo la decisione ufficiale del Presidente del Consiglio dei Ministri del Governo Italiano, Paolo Gentiloni, di autorizzare la costruzione della centrale di compressione SNAM nel territorio della Valle Peligna, a servizio del metanodotto Melendugno-Minerbio.
Il governo centrale ha ignorato la mobilità permanente dei Comitati, delle Associazioni, del Consiglio Comunale che da anni si battono per la tutela del territorio e della sicurezza dei cittadini.
Le esprimo il mio personale sostegno e quello dell’Associazione Mountain Wilderness Italia- Delegazione Abruzzo per la Sua coerenza istituzionale nella difesa dell’equilibrio idrogeologico, del paesaggio e della sicurezza delle persone.
Lei ha svolto la funzione di Autorità ambientale, Autorità sanitaria e Autorità di protezione civile in sintonia con la Costituzione Italiana.
Le Sue dimissioni, sostenute dai Sindaci dei Comuni della Valle del Sangro, del Piano delle Cinquemiglia, della Valle Peligna e della Valle dell’Aterno, sono la Sua arma democratica per chiedere al governo centrale un ripensamento sulla decisione autoritaria assunta il 22 dicembre 2017.
Mountain Wilderness persegue l’obiettivo “Montagne d’Abruzzo Patrimonio del Mondo Unesco” e pertanto non condivide i progetti SNAM nell’;attraversamento dell’Appennino che, se realizzati, causerebbero danni ambientali irreversibili quali deforestazione, sfiguramento del paesaggio naturale e agrario, non rispetto dei luoghi  storici e artistici, dissesto idrogeologico.
Le auguro di vincere la Sua e nostra battaglia per consegnare alle generazioni presenti e future l’integrità dell’Abruzzo montano.

Marano Mario Viola
Responsabile Mountain Wilderness per l’Abruzzo