Marche verdi, grazie all’iniziativa privata – Il caso del bosco di Apecchio

Aldo Cucchiarini, referente MW per la Regione Marche, è uno dei fautori di questa splendida iniziativa: con un gruppo di amici, scrive Aldo Cucchiarini, abbiamo fatto una sottoscrizione ed abbiamo comparto un bosco di 33,5 ettari. Abbiamo creato una società agricola, perchè al momento era la forma piu’ adatta, ma ora dovremo munirci di strumenti di affiancamento (Fondazione? Associazione? Vedremo) per continuare l’opera di acquisizione di nuovi boschi. Siamo in tredici soci, piu’ una quindicina di sovventori. Scopo della iniziativa (al di la di quello che trovi nell’articolo), sperimentare tecniche silvicolturali all’avanguardia, eco compatibili, e lasciare delle aree alla conservazione pura. Per questo, ci siamo rivolti alla università di Viterbo, che è all’avanguardia nello studio nelle dinamiche forestali e nello studio dei servizi che una foresta produce.

Apecchio, bosco appenninico destinato alla conservazione perpetua

Nonostante si stiano verificando tutti i peggiori scenari previsti dagli scienziati trenta anni fa, il mondo continua a muoversi nella stessa direzione di sempre, alla medesima velocità e solo i recenti movimenti dei giovani lasciano spazio a qualche barlume (niente di più) di speranza.
Ogni tanto, però, emergono delle testimonianze del fatto che anticorpi ancora esistono.
Un gruppo di persone ha messo assieme la somma necessaria e, con una modica spesa pro capite, ha acquistato un bosco di 33 ettari sul nostro Appennino (nei pressi di Apecchio, PU).

Lo scopo dichiarato dell’acquisto è quello di “preservare il bosco, restaurarlo, introdurre tecniche di gestione rispettose dell’ecosistema, lasciare alla libera evoluzioni porzioni di superficie, allo scopo di “poter godere di una superficie boscata che rimarrà tale per sempre, che non verrà sottoposta ai disastrosi tagli rasi cui sono soggetti quasi tutti i boschi privati dell’Appennino, che potrà quindi produrre ed accumulare suolo e regimare le acque; servirà a noi e ai posteri”.

Per ulteriori approfondimenti si veda: http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2020/03/come-salvare-per-sempre-un-bosco/