Gola Up: fiumi e montagne come un luna park

Fiumi, pareti e montagne usate come un luna park: l’ultima trovata arriva dalla Val Malenco.

“Una discesa mozzafiato nelle gole dello Scerscen, subito a monte della località Campo Franscia, nel territorio del comune di Lanzada, dove l’Amministrazione Comunale ha voluto inserire un altro tassello importante alle possibilità di svago della Valmalenco, nel cuore delle Alpi Centrali”.

“Un’attività che non richiede particolare preparazione fisica e adatta a tutte le età , dove i giochi di luce del sole, del cielo, dell’acqua e della terra si confondono creando un’atmosfera particolare e regalando a ciascuno un’esperienza unica”.

“E’ una divertentissima novità frutto della vulcanica mente di Jacopo Merizzi, noto alpinista-scrittore valtellinese. Funziona così: si scende lungo il torrente, sospesi e attaccati a una carrucola; si percorre, a filo d’acqua, un ambiente dai riflessi e dai colori unici”.

Questo è quello che abbiamo letto sul alcuni quotidiani locali che, senza porsi tante domande, raccontano le nuove avventure di Gola Up, “tutto in sicurezza”.

Dalla parte dei giusti?

Abbiamo chiesto un parere a Michele Comi, Guida Alpina della Valmalenco che ci ha inviato qualche riga che vale  la pena leggere con molta attenzione e un disegno.

Michele Comi

 

L’elenco dei percorsi attrezzati e infrastrutture varie per accedere con facilità ai più disparati “luoghi selvaggi” si allarga sempre di più.
Per ogni valle alpina dotarsi di vie ferrate, ponti tibetani o “zip line” luccicanti, tutte indistintamente “mozzafiato” e “adrenaliniche”, pare essere un riferimento irrinunciabile.
E’ così. Impossibile pensare di opporsi a quest’ottimo gioco leggero, sicuramente un bel disimpegno, utile a combattere la noia che assale durante le calde giornate estive in montagna.
Il nostro immaginario si nutre di immagini, non della realtà delle cose.
Infatti, cavi d’acciaio, “pediglie”, catene, fittoni, scale metalliche, non ci appaiono per quello che sono: un artifizio, un pugno in un occhio, un’aggressione della roccia, un addomesticamento forzato; ma solo piccoli e trascurabili pezzi di ferro, addirittura ammantati di natura perché circondati da qualcosa di buono.
Così si finisce sempre dalla parte dei giusti.
Poco importa se continuiamo a sacrificare spazi inaccessibili, per promettere a tutti emozioni garantite e sicure.

Disegno di Michele Comi in cui sono rappresentate tutte le parole che accompagnano le offerte commerciali relative a ferrate, zip line, ecc.