Il progetto in SWAT (Pakistan) si avvia verso la fase conclusiva. Vi presentiamo il bando per partecipare al trekking esplorativo del 2023.

Quest’anno Mountain Wilderness intende fare ogni sforzo per concludere la parte esplorativa del PROGETTO SWAT in cui l’associazione è attivamente coinvolta da oltre sei anni, avvalendosi della collaborazione dell’Istituto internazionale di Studi per il Mediterraneo e l’Oriente( ISMEO) e del Club Alpino Accademico Italiano (CAAI), sotto l’egida di Mountain Partnership (Alleanza delle N.U. per le montagne ).

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Le montagne dell’alto Swat

Le montagne dell’alto Swat possono essere considerate una via di mezzo tra gli ambienti alpini, così come si presentavano ai visitatori agli inizi del 1800 e quelli più propriamente himalayani. Si tratta di valli, valichi, vette, ghiacciai ricchi di un particolare fascino spettacolare, dovuto non solo all’eleganza delle elevazioni maggiori, tra i 5000 e i 6000 metri, ma anche alle dense foreste di conifere, ai numerosissimi laghi che si incontrano lungo ogni percorso, ai torrenti limpidissimi, ai pascoli di quota, abitati da piccoli gruppi di pastori nomadi. Purtroppo oggi lo Swat, fin dove giungono le strade di montagna, comincia ad essere aggredito da un turismo locale particolarmente irrispettoso e disordinato.


Mountain Wilderness crede che l’unica via per preservare l’ integrità di quelle vallate risieda nella elaborazione di una forte proposta di fruizione alternativa, fondata sul rispetto e su norme stingenti e orientata verso l’istituzione di un Parco Nazionale.
Il passo decisivo sarà l’ imminente pubblicazione di una guida escursionistico/alpinistica delle alte valli e delle montagne dello Swat, basata sulle relazioni compilate dai trekkisti coinvolti nel progetto (anni 2019, 2021, 2022, 2023) e fortemente connotata in senso ambientalistico. Tale guida varrà come apri pista per stimolare il governo del Pakistan a dare il via al Parco Nazionale.
Proponiamo ancora per quest’anno a tutti gli appassionati di escursionismo e di alpinismo di partecipare all’esplorazione degli ultimi itinerari trekkistici dello Swat, ancora in parte sconosciuti. Si tratta di un’esperienza emozionante, priva dei rischi derivanti da instabilità politiche o da rigurgiti fondamentalistici. Alcuni degli itinerari potrebbero richiedere l’attraversamento di ghiacciai e di valichi nevosi con il conseguente utilizzo di ramponi, piccozza e corda.
I percorsi a piedi dureranno tra i sette e gli otto giorni consecutivi. E’ anche possibile dedicare un giorno in più a una visita ai ruderi degli antichi monumenti buddhistici che dominano le colline della parte meridionale dello Swat. La data di partenza non è stata ancora decisa nel dettaglio ma si aggirerà tra il 20 agosto e il 30 agosto. Prevedere un’assenza dall’Italia di due settimane.
Non va dimenticato che Mountain Wilderness non è un agenzia di viaggi. Tanto meno lo sono il Club Alpino Accademico Italiano e l’ISMEO. Se, nel caso specifico, gli organizzatori si occupano di tali aspetti è perché desiderano giungere, attraverso la collaborazione di chi condivide le loro idee, ad una maggiore e migliore protezione di un ambiente naturale montano ancora intatto ma particolarmente minacciato.

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