In memoria di Bruno. Lettera di un padre ad una figlia

Pubblichiamo volentieri la bella lettera scritta da un padre (nostro socio) alla propria figlia lontana sulla vicenda dell’orso Jj1 (Bruno)

Cara Nora,

ieri 3 killers mandati dal governo bavarese hanno ucciso l’Orso JJ1, su un mandato che non ha nessuna giustificazione, ne’ legale ne’ determinata da motivi di sicurezza. Non era “cosa loro”, non era li’ per il loro barbaro divertimento. JJ1 era dell’Europa, protetto da leggi Europee, era patrimonio delle future generazioni Europee di cui tu fai parte. Non ti consigliero’ certo di restituire il tuo passaporto tedesco, anche perche’ tanto giri sempre con quello italiano….
Due primavere fa’, JJ1 era come quegli orsetti che abbiamo guardato di recente nel filmato sul sito della Provincia di Trento, che camminavano buffamente dietro alla loro mamma, sui campi di neve. Mi ricordo di come sorridevi mentre li guardavi. Era anche come l’orsetto di 3 mesi trovato morto di recente dai forestali, ma quella foto non te l’ho fatta vedere, perche’ so’ che ti saresti rattristata, e mi avresti chiesto perche’ e non avrei saputo rispondere.

E poi, i ricordi di quando il nostro amico Sandro ci ha raccontato dell’Orso che ha incontrato nella nebbia, in alto sui Monti dei Concei, e di come lui e l’Orso si guardavano, a 20 metri di distanza, senza che l’Orso facesse il minimo segno di aggressivita’. JJ1 era uno di quelli; forse era Lui.

Lo hanno ammazzato per quello che rappresentava, perche sono (perche’ siamo, noi uomini) incapaci di accettare che, la’ fuori, ci possa essere qualcosa di diverso da noi, totalmente non asservita a noi, bella e indipendente, piu’ forte e piu’ nobile e piu’ antica di noi umani, qualcosa che non vive secondo le nostre leggi e non condivide le nostre aberrazioni. Lo hanno giustiziato per umiliare il miracolo della vita selvaggia , lo spirito di liberta’ che non hanno mai capito. Vogliono che le montagne diventino solo un agglomerato di parchi- divertimento, shopping-centers e campi da golf. Come faremo a fermarli?

Ti ricorderai di quando arrivammo in vista dei ghiacciai della Jungfrau e io ti dissi ” guarda i ghiacciai”, e tu li ha fissati cosi’ a lungo e cosi’ intensamente che ti chiesi perche’ e tu hai risposto ” cosi’ mi ricordero’ bene come sono, e quando saro’ vecchia e saranno spariti potro’ raccontare di loro a quelli che verranno dopo di noi”

Fai in fretta, figlia mia, abbiamo bisogno del tuo aiuto dove noi abbiamo fallito, abbiamo bisogno di te e di voi ragazzi per salvarli. Gli Orsi. I Ghiacciai. Quello che di nobile e di libero e’ rimasto negli uomini. La compassione e il rispetto per esseri che possiamo facilmente ammazzare, mentre dovremmo aiutarli a vivere, e a restare con noi. Non resta piu’ molto tempo.

Tuo padre
Mauro Balboni