In ricordo di Aldo Costa
I soci non novizi di Mountain Wilderness ricordano di certo lo slogan “In montagna dalla parte della montagna” che per lungo tempo ha accompagnato l’associazione, le sue iniziative. L’ho cercato sul sito web ma non l’ho trovato.
A coniare lo slogan fu Aldo Costa.
Non ricordo l’anno ma ricordo l’assemblea in quel di Modena (anni ’90 di sicuro) in cui entrai nel direttivo con il compito di occuparmi di “soci”. Il compito di studiare una strategia per allargare la base associativa. Compitino facile facile …
Su consiglio di Enrico Camanni mi rivolsi appunto ad Aldo Costa. Socio di MW, co-titolare di uno studio di pubblicità di Torino, Aldo aveva da poco dato alle stampe “Ultimo grado” per la collana I Licheni di Vivalda, diretta appunto da Camanni.
Lo contattai chiedendogli di inventare qualcosa. E così Aldo inventò “In montagna dalla parte della montagna”. Così iniziò anche la nostra amicizia. Scoprii la sua passione per il Parco del Gran Paradiso dove sono appunto ambientati i racconti di Ultimo Grado e alcuni dei suoi libri successivi. Perché Aldo era appunto scrittore.
In questi anni abbiamo parlato molto di montagna. Però ci siamo stati insieme una volta sola. In quell’angolo di Gran Paradiso che va sotto il nome di Valsoera che selvaggio è dire nulla. La meta era il Moncimur. Non ci arrivammo ma l’avventura ci fu tutta.
Aldo non c’è più. Non so se era ancora socio di Mountain Wilderness, noi dell’associazione non siamo mai stati bravi a tenerci i soci. Ma sono sicuro che stava sempre dalla parte giusta: dalla parte della Montagna.
Aldo scrittore, Aldo in montagna: il modo migliore di ricordarlo è un suo scritto sul Vallone d’Eugio, angolo fra i più remoti e “dimenticati” del Gran Paradiso (articolo pubblicato su Piemonte Parchi).
Toni Farina