Installazioni obsolete, l’opera di MW France e la collaborazioni con i soci italiani.

Sulle nostre montagne si trovano spesso installazioni militari, industriali, agricole e turistiche abbandonate,  la cui rimozione non era stata prevista durante la costruzione. Se alcune rivestono un interesse storico e culturale, la maggior parte deturpa il territorio montano e rappresenta un pericolo per la fauna selvatica e per abitanti e frequentatori delle montagne.  Da più di 20 anni Mountain Wilderness France segue le problematiche delle installazioni obsolete in montagna occupandosi di individuarle, smontarle e di sensibilizzare l’opinione pubblica.

Il punto informativo e gli attivisti al lavoro.

Le installazioni militari si trovano soprattutto sulle creste di confine tra Francia ed Italia e Mountain Wilderness Italia collabora con gli amici francesi grazie alla disponibilità di alcuni soci italiani volonterosi; ricordiamo, come esempio, la pulizia al Colle delle Traversette nella zona del Monviso ed al Col de Granon e de Cibierès nel Delfinato.

Quest’anno il cantiere è situato sulla linea di confine al Colle della Scala, valico estivo a 1762 metri che mette in comunicazione la Valle Stretta con la Val Clareé, cioè il territorio italiano di Bardonecchia (TO) con quello francese di Nevache/Briancon, dipartimento Hautes Alpes.

La raccolta del materiale.

Il lavoro di rimozione si è svolto il 1 e 2 luglio 2023, con lo smantellamento di fili spinati ed altri manufatti metallici individuati nella zona, senza trascurare l’importante compito di informare turisti ed escursionisti, italiani e francesi, in transito sul colle. Il materiale, trasportato in spalla,  è stato depositato a bordo  strada  e consegnato ad artigiani del ferro per il riciclo. Erano presenti più di 40 volontari che, con faticose salite in zone impervie, hanno liberato la montagna nell’area del Mauvais Pas da matasse di filo spinato arrugginito e da sbarre di ferro, lasciando in sito le costruzioni ancora integre, e quindi non pericolose, a testimonianza della seconda guerra mondiale che, su questi confini, ha visto i nostri giovani soldati rischiare la vita. In due giorni di lavoro sono state raccolte circa 5 tonnellate di ferro ed è previsto un cantiere anche nel 2024 per completare la pulizia.

Il materiale depositato nel punto di raccolta.

Francesi ed Italiani, che meno di 80 anni fa su queste montagne combattevano su fronti opposti, in questi due giorni hanno condiviso un’azione che assume anche un significato simbolico: un’occasione conviviale di collaborazione transfrontaliera che parla di pace e di desiderio per un futuro senza frontiere.