Montagne Unite d’Europa
I giovani dell’Europa sostengono la promozione di una Dichiarazione dei Diritti delle Montagne
E’ davvero stupefacente come nel panorama sociale e politico internazionale, accanto al lavoro tradizionale dell’associazionismo ambientalista e naturalistico, si stiano affacciando nuovi protagonismi sostenuti da giovanissimi. Si tratta di attività importanti, nascono nella società civile e riescono in tempi oltremodo brevi ad interloquire con le istituzioni di alto profilo. L’11 dicembre a Bruxelles un gruppo di giovane attiviste ha portato all’attenzione della Unione Europea questa proposta, di alto valore etico e molto pragmatica. Ci hanno portato questa testimonianza che pubblichiamo: un ulteriore segnale di fiducia nel cambiamento.
Riconoscere la necessità di un cambio di paradigma nella nostra relazione con il mondo naturale per affrontare le sfide cogenti del nostro tempo; ripensare e rinforzare la legislazione Europea per il turismo sostenibile, creare una rete fra le genti di montagna – di vita, di lavoro, di passione – di tutta Europa e stimolare la stesura di una Dichiarazione dei diritti delle montagne, condivisa dalla comunità montana e dalla politica europea. Questi gli obiettivi di ‘Montagne unite d’Europa’, il progetto di cinque ragazze che hanno attraversato le montagne d’Europa toccando le varie discipline sportive, dalla speleologia al parapendio, dall’arrampicata alla bicicletta, dalla camminata all’alta montagna, e raccogliendo testimonianze, idee, lamentele e proposte di Paesi, comunità e persone.
L’obiettivo è identificare problematiche e prospettive del nostro presente e chiedere al Parlamento Europeo la stesura di una Dichiarazione dei Diritti delle Montagne, in quanto importante strumento giuridico, politico ed economico per la tutela dell’ambiente d’alta quota.
Le ragazze di Montagne Unite d’Europa si sono recate al Parlamento Europeo di Bruxelles l’11 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale della Montagna. L’evento è stato occasione di incontro e confronto fra numerosi portatori di interessi – tra cui atleti, responsabili del settore economico e turistico, membri della Commissione Europea, attivisti, nonché protagonisti della tutela del territorio montano, che si sono confrontati in workshop a tema, laboratori e conferenze, per poi convergere nell’evento pomeridiano al Parco del Cinquantenario di Bruxelles. Fra coloro che hanno portato la loro esperienza e condiviso propositi e paure c’erano nomi famosi dell’outdoor come Sean Villanueva e Siebe Vanhee, il Presidente di EUMA Cazan Raul, Marco Onida e Philippe Tulkens della Commissione Europea, che hanno accolto simbolicamente la richiesta della Dichiarazione dei diritti delle montagne. Tra musica, interventi ed esibizioni sportive e artistiche il pomeriggio si è chiuso all’insegna dell’entusiasmo e della condivisione. ‘è stato un primo passo’, raccontano le ragazze ‘e siamo consapevoli che dai bei valori, astrattamente riconosciuti da tutti, all’attuazione effettiva ed efficace c’è ancora parecchia strada da fare’. ‘Intanto però’, dichiarano con orgoglio ‘noi quella strada abbiamo iniziato a percorrerla e al nostro fianco di gente ce n’era proprio tanta. Di tutte le nazionalità, età, estrazioni sociali, categorie professionali. In presenza o a distanza, una grossa fetta del mondo dell’outdoor era lì con noi: coesa, determinata e pronta ad andare avanti insieme. Riuscire a unire tutte queste persone è stato probabilmente il più grande risultato raggiunto. Adesso non resta che camminare…o scalare, o volare insieme alle montagne’.
Progetto di Adele Zaini, Alessia Iotti, Eline Le Menestrel, Giorgia Garancini, Sara Segantin.
Supportato da XXX Ottobre di Trieste, Cai SEM Milano, Club Alpino Italiano, Club Alpino Belga.
Main sponsor Salewa
Patrocinato da Ministero della Transizione Ecologica, Federparchi, Fondazione Dolomiti Unesco, FridaysForFuture Italia, Italian Climate Network, The Clean Outdoor Manifesto, Mountain Wilderness, Trento Film Festival, Unimont, Associazione Italiana Turismo Responsabile […]