Non siamo complici della distruzione delle montagne

Dopo le manifestazioni di piazza di FridaysforFuture, Luigi Casanova introduce l’articolo di Michil Costa pubblicato su il Trentino del 18 marzo.

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La Rai intervista Luigi Casanova

Non vogliamo essere complici di risate amare. Risate di ragazzi oggi fiduciosi, domani sconfitti, scesi nelle piazze per dirci di cambiare modello di sviluppo. Risate di ragazzi che ci accuseranno di essere stati dei folli, dei violentatori del bello, della vita, di valori, di etica, di ambiente naturale. Risate di ragazzi che ci diranno, amaramente e rassegnati, che siamo stati noi, la generazione che dal 1950 va al 2000, a provocare il disastro sul pianeta, a aver demolito con la nostra avidità perfino le Dolomiti. Saremo paragonati ai nazisti: loro hanno distrutto la dignità umana violando donne e uomini presunti diversi: noi, sostenitori del libero mercato, affamati di ricchezza, accecati dal successo, saremo accusati duramente perché ci siamo accaniti su quanto poco rimane di ambiente naturale.
In questi giorni circolano idee folli lanciate nel modo più sbragato possibile contro le nostre montagne: l’autostrada del Cadore, la A27, il tunnel sotto il Sella, con rotatoria centrale, il tunnel sotto lo Stelvio, il collegamento Sesto Pusteria – Padola in Comelico. E le Olimpiadi a Cortina. Siamo esasperati, ma continuiamo a resistere per lasciare traccia di una flebile voce in soccorso ai tanti ragazzi che sono scesi nelle piazze di tutto il mondo. In questa azione di resistenza, comunque diffusa e tenace, lasciamo voce a un nostro caro amico, a Michil Costa, un albergatore che lotta da tempo, isolato, per difendere la bellezza delle Dolomiti. e di tutte le montagne del mondo. Lasciamo a lui la parola.

Luigi Casanova