Seicentomila euro per un ponte tibetano, è questo il turismo sostenibile di Regione Lombardia?

Massimo Sertori, Assessore agli Enti locali, montagna e piccoli comuni della Regione Lombardia, esprime sul suo sito soddisfazioneper le ricadute positive del progetto su questo piccolo comune montano (Dossena, BG).
Si tratta di un pacchetto di interventi importante e atteso dal territorio, che andranno nella direzione di valorizzare il turismo sostenibile, elevando la qualità dell’offerta turistica e l’attrattività
“.

Gli interventi previsti

Questi gli interventi previsti dal testo dell’intesa tra Regione Lombardia e il Comune di Dossena (BG) approvato il 19 novembre a parziale attuazione del Piano di Sviluppo Territoriale Locale 2019-2024 e che verranno realizzati tra il 2020-21: una nuova pavimentazione in lastricato in centro storico, recupero dell’ex Municipio a fini museali, ripristino degli edifici adiacenti all’ingresso della miniera; valorizzazione a fini turistici, culturali e scientifici delle aree minerarie dismesse nel Comune di Dossena; interventi di miglioramento degli habitat faunistici; realizzazione del punto panoramico denominato “il Becco”, realizzazione del Ponte Tibetano.

I costi

Il cronoprogramma prevede tempistiche diverse di attuazione negli anni 2020 e 2021. In particolare, i lavori del ponte tibetano sul quale ricade gran parte del finanziamento regionale (600.000 euro) verrà avviato nel 2020.
Su 2,6 milioni di euro messi a disposizione da Regione Lombardia e dal Comune di Dossena, 600.000 euro saranno destinati alle realizzazione di un ponte tibetano.

Una montagna da operetta con i soldi dei contribuenti

E’ l’ennesima proposta di Regione Lombardia che non va nella direzione della riscoperta (e riproposizione in forme appetibili) del fascino della “frequentazione dolce”: ma insiste a offrire il miraggio patinato di una montagna da operetta, vissuta sempre più come una ludoteca in cui, senza pericolo e con limitata fatica, si possono gustare forti e volatili pseudo-emozioni. Insomma, una squallida parodia, ricalcata sui peggiori stereotipi urbani.

Con un filo di ironica esagerazione potremmo parlare di un concentrico tentativo di circonvenzione di persone alle quali, volutamente, non vengono forniti gli strumenti conoscitivi e culturali necessari per comprendere le dimensioni dell’inganno che stanno subendo e per accostarsi con piacere e curiosità a un rapporto con la montagna davvero alternativo.

Quando noi di Mountain Wilderness in un recente passato denunciavamo il rischio che l’esperienza dell’incontro con la montagna venisse ridotta a un infantile divertimento da luna park, davamo ingenuamente alle nostre affermazioni un significato soltanto analogico. Ora invece ci troviamo di fronte ad una realtà letterale. I ponti “tibetani” oscillanti, i passaggi su corda “alla tirolese”, le carrucole, ecc. offrono gli stessi identici brividi a buon mercato della grotta delle streghe dei vecchi luna park. Parchi tematici per frequentatori “mordi e fuggi”, di bocca buona.

L’Assessore Sertori e il Sindaco di Dossena Fabio Bonzi si compiacciono di poter strappare il record del ponte sospeso più lungo alla Svizzera (questo sarà lungo 550m e avrà un’altezza massima di 300m), noi non possiamo che denunciare con forza l’ennesimo inutile spreco di denaro pubblico.

Mountain Wilderness Lombardia