Vivi un’avventura indimenticabile nel cuore del Pamir assieme ad MW

Partecipa al trekking organizzato per questa estate.

“ Dopo mille seicento quaranta “lì” di marcia verso occidente si raggiunge il reame del Vakan. Tutt’intorno si accavallano innumerevoli grandi montagne nevose. Da lontano sembrano simili a picchi di giada e d’argento”.
(Song Yun, ambasciatore dell’Imperatore cinese, in viaggio verso l’India, 518 d.C.)

Le carte geografiche dell’Afghanistan mostrano, all’estremo nord-est, un sottile peduncolo che si protende verso il Turkestan Cinese e divide le alte terre del Tagikistan dal labirinto montano del Chitral ( Pakistan ). Questo curioso “dito” è noto con il nome di “Corridoio di Wakhan”. All’estremità orientale del peduncolo, ai confini del Turkestan Cinese, si aprono gli altopiani del Piccolo Pamir ( a sud ) e del Grande Pamir ( a nord ), divisi da una selvaggia catena montuosa secondaria, chiamata Silsila Darra-i Wakhan, ultimo rifugio dell’Ovis Poli, la più grande pecora selvatica del mondo. Sugli altopiani vivono, completamente isolati, i pastori Kirghizi, con le loro pittoresche yurte emisferiche di feltro, le loro mandrie di yak, cavalli, cammelli a due gobbe e i loro armenti. Proprio da lì passava il ramo meridionale dell’antichissima Via Carovaniera della Seta che ha unito per millenni la Cina agli empori del Mediterraneo e lungo la quale, nel XIII° secolo, cavalcò Marco Polo. Le montagne “ di giada” che chiudono verso sud il Corridoio di Wakhan raggiungono e superano i settemila metri di quota e formano il settore alpinisticamente più importante della grandiosa catena dell’Hindu Kush afghano.

Tra i ghiacciai che scendono da quelle altissime vette Mountain Wilderness organizzerà la prossima estate due corsi di Environment Friendly Mountaineering, riservati a giovani aspiranti- alpinisti afghani, interessati anche all’efficace tutela dei loro ambienti naturali.

Mountain Wilderness ha affidato a Il Nodo Infinito , agenzia specializzata in viaggi d’avventura (www.tikmountain.com, info@tikmountain.com), il compito di organizzare, in coincidenza con tali corsi, un trekking riservato ai soci e ai simpatizzanti dell’Associazione.

Un’occasione unica per affacciarsi sugli orizzonti spettacolari delle grandi montagne asiatiche e per rendersi conto dell’importanza, anche umanitaria, delle iniziative che Mountain Wilderness porta avanti in quella parte del mondo.

L’avvicinamento avverrà in aereo fino a Kabul e Faizabad ( capoluogo della regione del Badakshan ); in fuori-strada da Faizabad a Sarhad-i Wakhan, località sita a metà del “corridoio”; a piedi e a cavallo per tre giorni fino all’inizio del Piccolo Pamir; da lì a piedi, per circa una settimana, per scavalcare la catena montuosa che separa il Piccolo dal Grande Pamir, attraverso valli praticamente sconosciute e valichi che sfiorano i cinquemila metri di quota; di nuovo a piedi e a cavallo per costeggiare il grande lago di Sar-i Qul, ai confini con il Tagikistan, e raggiungere di nuovo, questa volta da nord-est, la strada carrozzabile che percorre il Corridoio di Wakhan.
Tanto nel Piccolo quanto nel Grande Pamir i partecipanti verranno ospitati nelle yurte dei pastori Kirghizi e sperimenteranno l’incontro con usanze e tradizioni culturali particolarmente ricche di fascino.

Per gli alpinisti del gruppo potrebbe essere prevista la scalata di una facile vetta panoramica di oltre 5000 metri. Portarsi piccozza, ramponi, imbracatura.

Anche se, ovviamente, Mountain Wilderness e il Nodo Infinito declinano ogni responsabilità per gli incidenti e i contrattempi che potrebbero verificarsi, si segnala che le zone nord-orientali attraversate dal trekking sono assolutamente tranquille e prive di pericoli derivanti da instabilità politica o da estremismi fondamentalistici.

La durata prevista è di 30 giorni. Non è necessario avere esperienza di equitazione. Però è necessario amare l’avventura.
I posti a disposizione sono limitati.