Lastebasse: Clamoroso intervento della procura: la Forestale sequestra la pista dei “Fiorentini”

La magistratura irrompe sulla pista da sci in costruzione ai Fiorentini e sventola il
decreto di sequestro preventivo che blocca i lavori patrocinati dalla comunità montana Alto Astico e Posina presieduta da Francesco Munarini di Arsiero.

Nei giorni scorsi il pm Marco Peraro ha mandato la Forestale a mettere i sigilli sull’impianto che dovrebbe segnare il decollo definitivo del grande anello sciistico che partendo da Folgaria in Trentino collega i Fiorentini.

Nelle prossime quarantotto ore ci sarà il primo passaggio burocratico con la convalida del provvedimento e quindi i successivi approfondimenti
ambientali per stabilire quali sono le reali irregolarità penali commesse.

Sei sono le persone denunciate a piede libero tra materiali esecutori delle opere e il
direttore dei lavori, l’ing. Imerio Tovo. L’ipotesi è che il disboscamento di un’area di
8500 metri quadrati composta da piante di alto fusto (abete rosso, bianco e larice) e i lavori di sbancamento della terra con sradicamento delle ceppaie sarebbero avvenute in difformità dalle autorizzazioni e dai permessi ricevuti.

Si spiega perché dopo avere analizzato il dossier presentato dalla Forestale, il pm
Peraro ha firmato il sequestro del cantiere del primo stralcio dei lavori relativi al
progetto dello sviluppo dell’area Monte Coston-altopiano dei Fiorentini nel comune di Lastebasse nella prospettiva del collegamento con Folgaria, per la creazione di uno dei più importanti comprensori a cavallo di Veneto e Trentino.

Il contratto d’appalto è dello scorso 13 luglio e l’impresa appaltatrice è la nota Leitner spa di Vipiteno, fondata nel 1888, di cui è amministratore delegato Michael Seeber. Le opere appaltate sono per 5,2 milioni di euro, la conclusione era prevista per la primavera 2007 e il direttore del cantiere è l’ing. Giacomo Trattenero. Impresa subappaltatrice è la Cesi srl di Salorno, in provincia di Bolzano, di cui è responsabile il geom. Luigi Tait.

Il progettista e direttore dei lavori, invece, è l’ing. Tovo, della comunità montana
Agno-Chiampo, mentre il responsabile del procedimento per la comunità Alto Astico è il geometra Alessandro Fiorentini. Quanto al coordinatore per l’esecuzione è l’arch.

Massimo Benetollo dello studio associati Benetollo e Menegus.
Il progetto per l’esecuzione della pista chiamata “Dosso del Gallo” che sarà affiancata da un impianto di risalita con una seggiovia a quattro posti denominata “Alberto Coston-Monte Coston” è cofinanziato dalla’Unione Europea con un impegno importante.

Gli accertamenti da parte degli uomini dell’ispettore Roberto Spagnolo sono stati
eseguiti a partire dal 20 settembre. Le verifiche giudiziarie avrebbero messo in risalto l’esecuzione di lavori in presunta difformità da quanto autorizzazto a livello
amministrativo. Le indagini hanno avuto una brusca accelerazione con il sequestro
dell’area per far terminare i lavori in odore di abusivismo, poiché l’area è sottoposta a vincoli paesaggistici e idrogeologico.