Lettera aperta ai cittadini del Comelico

Il ruolo di Mountain Wilderness e una proposta per il Comelico

Mountain Wilderness è un’Associazione di volontariato, riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente, che ha come obiettivo la tutela dell’Ambiente e della Natura; intervenire per noi è un diritto e anche un compito che la Legge ci riconosce, quali portatori di interessi della Comunità. Non siamo ambientalisti da salotto; molti di noi abitano e lavorano in montagna, altri la frequentano assiduamente; siamo presenti in quasi tutte le regioni d’Italia e in Europa. Siamo consapevoli del drammatico problema della progressiva marginalizzazione delle Comunità di montagna e della necessità di creare nuova occupazione; condividiamo il fiero attaccamento delle persone alle proprie radici e la volontà di migliorare la qualità della vita sul territorio, conosciamo le grandi difficoltà quotidiane per la scarsità dei servizi essenziali dedicati alle popolazioni e il timore di dover abbandonare i propri luoghi affettivi.
Abbiamo opinioni sulla gestione dello sviluppo del territorio montano diverse da quelle di chi continua ad attaccarci. Crediamo che la strada da seguire sia la promozione del turismo sostenibile e della cultura della bellezza, per offrire ai giovani le condizioni per rimanere nelle aree montane, contrastando l’attuale tendenza allo spopolamento. In un’ottica realmente sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico, non è lungimirante investire in grandi impianti e in pesanti infrastrutture che consumano la montagna lasciandoci, nei tempi lunghi, sempre più poveri, specialmente nella prospettiva ormai evidente dei cambiamenti climatici. Come Società civile abbiamo una responsabilità verso le generazioni future, quella di lasciare loro un mondo migliore di come lo abbiamo ricevuto, non solo nel senso di benessere economico. Il legame profondo tra l’Uomo e la Natura si basa su un equilibrio virtuoso tra quello che consumiamo e quanto la Natura è in grado di rigenerare; se non costruiamo una coscienza comune, dal basso, che riconosca il valore degli ecosistemi e della biodiversità, finiremo per autodistruggerci.


L’impatto sull’ambiente del collegamento tra Sesto e Padola è un aspetto oggettivo che non può essere sminuito e sottovalutato in ragione di interessi economici particolari. Anche AVS e Dachverband sono intervenuti presentando una serie di osservazioni sul forte impatto ambientale del progetto su un’area tanto bella e delicata. Analoghe osservazioni erano state presentate contro l’impianto di Croda Rossa in provincia di Bolzano. Anche la Soprintendenza di Venezia ha espresso più volte parere negativo.
Le alternative allo sci da discesa ci sono e permetterebbero di scaglionare il turismo non solo nei mesi invernali ma su tutto l’arco dell’anno. Esempi virtuosi sono stati intrapresi nelle Alpi occidentali, come a Balme e in valle Maira, puntando su un turismo “dolce” che ama soggiornare per periodi lunghi (diversamente dall’attuale mordi e fuggi) con passeggiate, percorsi enogastronomici, itinerari con ciaspole e scialpinistici. Sull’Alpe Devero una parte degli operatori economici si sta battendo per conservare quegli aspetti naturalistici che caratterizzano la zona e ne costituiscono l’attrattiva.
MW propone di costruire insieme a tutti gli interessati un percorso condiviso per individuare un’offerta turistica tagliata sulla realtà del Comelico. Siamo venuti ad incontrarvi alcune volte per uno scambio di opinioni, nella speranza di creare un dialogo. Ci siamo resi disponibili ad organizzare un incontro con chi già da anni vive con successo questa scelta in altri luoghi; fino ad ora la nostra offerta, che rimane comunque valida, non è stata colta se non in termini provocatori. Siamo certi che un simile percorso verrebbe sostenuto anche dalla Fondazione Dolomiti UNESCO: grazie a questa si potrebbe lanciare un’operazione di marketing a favore del turismo sostenibile. L’importante è partire, magari con un primo passaggio istituzionale, assieme agli Amministratori sia Comunali che Regolieri, per poi confrontarci con le categorie economiche e sociali coinvolte.

Il Consiglio Direttivo di Mountain Wilderness Italia onlus