No ai Mondiali di sci in Val Gardena

Un appello congiunto alla FIS

Il 04 giugno 2024 il Congresso FIS si riunirà a Reykjavik per l’assegnazione del mondiale di sci 2029. L’appello congiunto delle organizzazioni ambientaliste e di esponenti politici locali è di salvaguardare la Val Gardena da questo peso, una valle già ora stremata da un sovraccarico turistico a danno della qualità di vita locale

La candidatura della Val Gardena ai mondiali di sci 2029 è nata con il piede sbagliato, ricca di controversie e proteste sin dall’inizio. Dopo l’abbandono dell’idea di andare congiunti insieme all’Alta Badia, a causa della delibera negativa da parte del comune di Badia ancora nel 2021, le voci contrarie hanno continuato a farsi sentire soprattutto da parte della popolazione locale.

Ora alle porte della decisione per l’assegnazione delle gare per il 2029 le associazioni ambientaliste si uniscono all’appello e alla forte preoccupazione per la valle. Già nel 1991 in val Gardena si è tenuto un referendum per valutare un’eventuale candidatura ai mondiali di sci, il 56% dei votanti aveva detto di no con un’affluenza alle urne del 77%. Nel 2022 la Lia Natura y Usanzes ha organizzato un sondaggio per rilevare l’opinione dei cittadini sul tema mondiali di sci: su 937 partecipanti il 66,2% si è espresso contrario a fare arrivare l’evento in Val Gardena. Oggi a candidatura ormai inoltrata, la popolazione locale continua a chiedere un referendum, richiesta che finora non è stata ascoltata dalle amministrazioni comunali. Il lavoro alla candidatura invece è stato portato avanti a porte più o meno chiuse, dato che anche l’annunciato processo partecipato non è mai veramente stato implementato se non a livello di rappresentanze di gruppi di interesse. Il dossier consegnato alla FIS rimane riservato, tuttavia si annuncia che sarebbero dei mondiali all’insegna della sostenibilità. „La sostenibilità di questi mondiali, che viene più volte sottolineata dagli organizzatori, è un esempio eccellente di greenwashing. Ci vuole finalmente un posizionamento forte e visionario da parte dei comuni che include la sospensione di eventi di massa di questo genere, perché sostenibilità e massa non hanno nulla in comune.“, dice Julia Perathoner, Lia Natura y Usanzes.

“La Val Gardena non ha bisogno di un’ulteriore spinta mediatica che contribuirebbe ancora una volta ad aumentare il flusso di turisti.”, dichiara Elide Mussner, gardenese di nascita e assessora al turismo del comune di Badia che ha detto di no ai mondiali di sci del 2029 perché è la scelta più sostenibile. “La maggioranza della popolazione è contraria,” continua, “alle prese con il caro casa che ha raggiunto prezzi folli, con il continuo intasamento della mobilità locale e con un turismo giornaliero che sempre più provoca disagi per chi vive in valle.” Sono queste infatti le grandi sfide del presente e del futuro che preoccupano la popolazione, le quali non andranno certo risolte con una mondiale di sci in valle.

Non assegnate i mondiali di sci alla Val Gardena, per il bene della nostra valle e della sua popolazione! Questo l’appello delle organizzazioni ambientali a una settimana dalla decisione della FIS.

Lia Natura y Usanzes

Dachverband für Natur- und Umweltschutz

Mountain Wilderness Italia

CAI Alto Adige

Heimatpflegeverband Südtirol