Nuovi impianti in Comelico (BL): tutte le ragioni del NO
Martedi 7.11.2017 una delegazione di Mountain Wilderness ha incontrato il Sopraintendente all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e per le Province di Belluno, Padova e Treviso. Durante l’incontro MW ha espresso le proprie perplessità relativamente alla realizzazione del collegamento sciistico tra i comprensori di Padola, in Comune di Comelico Superiore, e quello di Croda Rossa-Monte Elmo, in provincia di Bolzano.
La discussione si è basata sulla versione del progetto di gennaio 2017, redatto dallo studio Plan Team di Bolzano.
Ecco perchè il collegamento tra l’Alta Pusteria e Comelico è senza alcun senso.
Si tratta di un collegamento fortemente voluto dagli imprenditori altotesini, in particolare la Senfter, azienda alimentare, speck e senapi. L’investimento economico è abnorme, sostenuto con fondi pubblici dei comuni di confine, circa 70 milioni di euro. Mountain Wilderness ha messo in discussione il collegamento ponendo riflessioni su alcuni pilastri importanti:
- Ambiente: Si attraversano zone SIC e ZPS e si va ad incidere nel cuore delle aree Dolomiti UNESCO della Croda Rossa e verso il bellunese. Un minimo di coerenza non dovrebbe nemmeno permettere il pensiero di incidere in modo tanto pesante questi paesaggi.
- Cambiamenti climatici: in Austria si stanno dismettendo aree sciistiche causa i cambiamenti climatici in atto e i costi insostenibili dell’innevamento artificiale. Questa nuova rete di impianti si situa fra i 1600 ed i 1200 metri di quota, una fascia climatica che ormai non riesce più a mantenere attive attività sciistiche.
- Etica: si investono soldi pubblici per distruggere l’ambiente quando nel bellunese si continuano a togliere servizi alle popolazioni di montagna: sanità, formazione scolastica, trasporti, riqualificazione ambientale. La classica montagna dolomitica viene totalmente abbandonata (attività silvo-pastorale) come pure la gestione attenta del paesaggio dolomitico.
L’associazione sta facendo il possibile per impedire queste ulteriori devastazioni delle Dolomiti.