Olimpiadi Milano Cortina: deludente l’incontro tra le Associazioni Ambientaliste e il Presidente della Regione Veneto Zaia

Giovedì 1 dicembre, presso il municipio di San Vendemiano, alcune associazioni ambientaliste tra cui Italia Nostra, Mountain Wilderness, CAI e alcuni rappresentanti dei comitati Peraltre strade, del Comitato Civico di Cortina, della lista Cortina Bene Comune, hanno incontrato il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia per discutere delle Olimpiadi in ambito Veneto e in particolare della pista di bob.
L’incontro era stato richiesto dalle associazioni. Il Presidente Zaia era accompagnato dal Segretario Generale della Regione, da altri funzionari di lato livello e dal Presidente di Infrastrutture Milano Cortina 2026 Spa, Luigi Valerio Sant’Andrea.

Luca Zaia

L’esito dell’incontro è stato deludente sotto tutti i punti di vista.
Il Presidente Zaia ha ribadito che la pista di bob è imprescindibile per ottenere la candidatura (opinabile), sorretto nella affermazione da Luigi Sant’Andrea;
che l’adeguamento della pista di bob a Innsbruck costerebbe troppo: oltre 50 milioni.
In realtà, come confermato dai consiglieri provinciali di Bolzano del gruppo Team K, c’è la piena disponibilità dell’amministrazione di Innsbruck a sedersi a un tavolo per discuterne anche se la Regione Veneto non ha mai nemmeno voluto incontrare gli amministratori di Innsbruck;
che altre opzioni, Cesana e internazionali, non sono percorribili.
Tutti i rilievi mossi dalle associazioni (scarso coinvolgimento delle associazioni e delle popolazione locale, enorme dispendio di denaro pubblico per opere discutibili, viabilità sconvolta, consumo di suolo, scellerata gestione di preziose risorse ecologiche come boschi e acqua) non sono stati nemmeno presi in considerazione.

Il Presidente Zaia non si è mostrato disponibile ad un confronto articolato: ha solo sostenuto che l’evento olimpico è l’occasione per intervenire sulla viabilità di accesso a Cortina grazie alle circonvallazioni (Longarone – Tai – Venas – San Vito) e sulla circonvallazione stessa di Cortina.
Nessuna considerazione è stata accolta nel merito dei veri problemi della montagna bellunese, nemmeno sugli aspetti generali che il gruppo delle associazioni ha presentato sui temi più complessivi delle Olimpiadi 2026: costi reali (da costo zero siamo ad oltre 4 miliardi), sostenibilità reale (evitata la VAS e ogni altra attenzione ambientale e sociale, partecipazione e condivisione, rispetto dell’Agenda CIO 2020.

Un incontro inutile quindi? No, l‘incontro ha confermato la totale inadeguatezza delle amministrazioni pubbliche venete nell’affrontare tematiche ambientali, pur essendo noi tutti coinvolti nel rispondere alle questioni sollevate, anche drammaticamente, dall’emergenza climatica. Ci si è trovati in presenza di una totale assenza di alfabeto adeguato ad affrontare le tematiche ambientali dei territori fragili delle montagne. L’incontro si è chiuso con un Presidente visibilmente indispettito.
Nel frattempo a Cortina i residenti devono lasciare il paese causa i costi della vita sempre più insostenibili e Cortina viene venduta a speculatori, anche stranieri (vedasi CIPRO) con immobili che hanno raggiunto i 22 mila euro il metro quadrato.”