Progetto: Marmolada

Documento: 5. Delibera della Giunta Provinciale di Trento

Oggetto: Approvazione del “Progetto di valorizzazione della Marmolada” predisposta dal Comitato di coordinamento di cui alla delibera di Giunta provinciale n. 276 del 7 febbraio 2003.
Il Relatore comunica:
A seguito della assunzione da parte della Giunta provinciale del protocollo d’intesa di data 13.5.2002 sottoscritto rispettivamente dalla Provincia Autonoma di Trento, dalla Regione Veneto, dalla Provincia di Belluno, dal Comune di Canazei e dal Comune di Rocca Pietore, si è costituito un apposito Comitato di coordinamento fra i rappresentanti degli Enti sottoscrittori del protocollo e rappresentanti di Enti o Associazioni portatori di interessi diffusi, con lo scopo di delineare delle linee guida per lo sviluppo e la valorizzazione della Marmolada.
Dopo numerosi incontri il Comitato è pervenuto alla definizione di un progetto di sviluppo di cui all’allegato A) della presente deliberazione e di cui si propone ora l’approvazione.
II progetto in particolare indica delle linee guida di indirizzo strategico con l’obiettivo di far rivivere “come sistema” la Marmolada giungendo ad un giusto equilibrio tra la visione sacrale e quella consumistica. Un quadro tutto da disegnare ma di cui è ben chiaro l’obiettivo generale: salvaguardare questo prezioso bene dato da secoli in affidamento alle comunità territoriali in tutte le sue componenti, da quelle culturali a quelle paesaggistico ambientali, alpinistiche e di sviluppo economico e sociale. In equilibrio appunto perché la Marmolada è di tutti e deve tornare ad esserlo per chi ci vive e per chi la vuole frequentare con il rispetto che è dovuto ad un patrimonio universale.
Tre le idee guida che il Comitato ha assunto nella definizione delle scelte strategiche:
– lo sviluppo unitario sovraterritoriale a valenza culturale di integrazione fra le genti;
– l’armonizzazione e integrazione tra le diverse funzioni della montagna;
– la partecipazione e condivisione della popolazione al processo complessivo.
Le priorità di intervento, sommariamente qui riassunte, sono state individuate nell’ambito dei seguenti settori:
1) Valorizzazione delle risorse storico-culturali: l’obiettivo è quello di valorizzare tali risorse estendendo e qualificando le azioni di miglioramento del patrimonio storico, paesaggistico, architettonico e di studi e ricerche. In particolare in quest’ambito assumono rilevanza i “luoghi della memoria” attraverso un recupero strutturale e funzionale del Museo storico della Grande Guerra in Marmolada nonché attivare un recupero dei reperti esistenti e dei documenti fotografici che possano salvare la preziosa memoria della “Città del Ghiaccio”. Si prevede anche la creazione di un centro studi del ghiacciaio in collegamento con altri musei del ghiaccio europei.
2) Valorizzazione delle realtà ambientali naturalistiche: l’obiettivo è quello della tutela e valorizzazione delle risorse naturali ed ambientali al fine di creare le condizioni per l’avvio di un nuovo processo di sviluppo economico e sociale. In particolare si dovrà provvedere al completamento dei lavori di pulizia e bonifica del ghiacciaio; al recupero qualitativo del territorio e della sua straordinaria ricchezza naturalistica compresa la conservazione del ghiacciaio; al rigoroso rispetto delle norme vigenti in materia di voli con eliski e all’attivazione di uno specifico studio che valuti il modello di sviluppo dello sci estivo nel rispetto assoluto della conservazione del ghiacciaio.
3) Valorizzazione dei percorsi e delle escursioni alpinistiche: tra gli interventi più significativi emergono il recupero dei percorsi e dei sentieri estivi e la messa in sicurezza delle vie attrezzate; la valorizzazione e messa in sicurezza dell’Alta Via delle Dolomiti numero 2 (delle leggende); nuove professioni legale all’assistenza alpina e ai corsi formativi per guide alpine.
4) Potenziamento e sviluppo del settore turistico: l’obiettivo è quello di creare i presupposti di un piano per sviluppo sostenibile per la riqualificazione turistica ambientale della montagna. L’approccio complessivo al rilancio della montagna richiede inoltre la creazione di collegamenti fra i due versanti e il recupero funzionale delle strutture esistenti (alberghi, rifugi, baite e bivacchi), la creazione di nuovi parcheggi e un piano di marketing territoriale comune per tutta la Marmolada onde realizzare una rete di promozione dell’offerta turistica basata sul coordinamento delle azioni. Presupposto di ogni azione in questo settore è l’attivazione di uno studio consulenziale. da sottoporre a valutazione di impatto ambientale che definisca le soluzioni tecnicamente ed ambientalmente più idonee relativamente al complessivo miglioramento delle aree sciabili, al loro collegamento bidirezionale, alla nazionalizzazione degli impianti e delle piste.
5) Collegamenti infrastrutturali e sicurezza del territorio: fra le emergenze è assolutamente prioritario il miglioramento dei collegamenti viari e interventi strutturali sia invernali che estivi atti a garantire la percorribilità delle strade; la manutenzione ordinaria e straordinaria della S. S. n. 641; il mantenimento della sicurezza del territorio dal rischio valanghe e frane; la creazione di idonei spazi di sosta.
La complessità delle tematiche sopraesposte deve trovare un’idea forte di stimolo, organicità e unitarietà di risposta con la costituzione di una Fondazione o Consorzio fra gli Enti firmatari del protocollo d’intesa e le Associazioni portatrici di interessi diffusi al fine di sviluppare una comune programmazione e coordinamento dei percorsi sopradelineati.
La Giunta provinciale
– udita la relazione;
– visto il D.P.R. 29 maggio 1982 n. 27;
– visto il protocollo d’intesa di data 13 maggio 2002;
– vista la deliberazione di Giunta provinciale n. 276 del 7 febbraio 2003 di costituzione del Comitato;
– a voti unanimi espressi nelle forme di legge;
delibera
1) di approvare le linee guida relative al “Progetto di valorizzazione della Marmolada” di cui all’allegato A) della presente deliberazione di cui forma parte integrante e sostanziale;
2) di rinviare a successivo provvedimento:
a) l’individuazione di una società di consulenza che definisca le soluzioni tecnicamente ed ambientalmente più idonee per un complessivo miglioramento dell’area sciabile e di razionalizzazione degli impianti e delle piste;
b) di demandare all’Assessore all’Industria e Turismo della Provincia Autonoma di Trento la definizione dei rapporti di collaborazione finanziaria con la Regione Veneto relativamente ai costi del progetto di cui al precedente punto a);
c) l’individuazione della più opportuna formula giuridica (Fondazione o Consorzio) tra gli Enti firmatari del protocollo d’intesa e le Associazioni portatrici di interessi diffusi al fine di attuare una programmazione e coordinamento unitario delle azioni tese alla valorizzazione della montagna.