Terminillo Stazione Montana: aperto un procedimento a carico del sindaco di Leonessa

Il caso dei lavori su Campo Stella, a Leonessa.

Il Monte Terminillo (2.217 mt)  si trova a 100Km da Roma e ha rappresentato dagli anni ’30 agli anni ’90 la località sciistica di riferimento del centro Italia. Dagli ’90 si è assistito ad un declino turistico dell’area a seguito di: assenza di strategie di investimento, “concorrenza” delle stazioni sciistiche abruzzesi e cambiamento climatico che ha ridotto l’entità delle precipitazioni nevose.
La giunta regionale del Lazio ha stanziato circa 29 milioni di fondi pubblici per il progetto Terminillo Stazione Montana ma  le Associazioni Ambientaliste da anni denunciano le incongruenze di un progetto che ha come obiettivo primario un ampliamento sciistico del Terminillo che avrà pesanti ricadute ambientali in un quadro di totale assenza di ricadute positive sull’occupazione e sull’economia turistica. 

campostella durante i lavori

Aperto un procedimento che permetterà di fare luce anche sulle molte opacità del progetto Terminillo Stazione Montana

Ha avuto inizio il procedimento a carico, tra gli altri, del Sindaco di Leonessa Paolo Trancassini, per fatti che risalgono al periodo 2013-2015 riguardanti i lavori – eseguiti dal Comune di Leonessa in località Vallorgano – di sostituzione della seggiovia di Campo Stella nonchè di riassetto della strada che porta ai campi da sci Campo Stella ed al Residence l’Orsetto.
L’indagine è partita da un esposto contro ignoti presentato, presso l’allora Comando Provinciale della Forestale di Rieti, da Marco Tiberti di Gruppi Ricerca Ecologica ed European Consumers e da Daniele Boninsegni del Club Alpino Italiano, in rappresentanza del gruppo di associazioni regionali e reatine che da anni denuncia in particolare le incongruenze del progetto TSM (Terminillo Stazione Montana), progetto che ha come obiettivo primario un ampliamento sciistico del Terminillo che avrà pesanti ricadute ambientali in un quadro di totale assenza di ricadute positive sull’occupazione e sull’economia turistica.
Le Associazioni hanno sempre ritenuto i lavori, oggetto del procedimento, abusivi in quanto privi delle necessarie autorizzazioni; è del tutto palese, in un contesto delicato e protetto quale quello del Terminillo, l’impossibilità di procedere con l’esecuzione di lavori senza le preventive valutazioni ambientali (VAS e VIA), nonché in assenza di Valutazione di Incidenza (VINCA) trattandosi di aree tutelate dalla Rete Natura 2000 Europea.
I lavori oggetto della denuncia sono stati realizzati nell’estate 2013 con la sostituzione dell’impianto di risalita monoposto con una quadriposto, con conseguente allargamento del tracciato funiviario e quindi taglio di alberi, in totale assenza di una Valutazione d’Incidenza.
Dopo ciò, il Comune di Leonessa, proprietario dell’impianto, ha messo mano alla strada di servizio che conduce al Residence l’Orsetto, utilizzata d’inverno come pista da sci di rientro alla stazione di partenza.
A causa delle forti piogge, infatti, nell’ottobre del 2015, la strada in gran parte franò poiché il deflusso dell’acqua riprese il suo corso naturale portando una grande massa di detriti a ridosso della stazione di partenza, danneggiandola. Anche la sottostante strada provinciale SP 10 venne invasa dai detriti, tanto che fu chiusa per diversi giorni.

campostella dopo le piogge

I risultati di tale forzatura delle procedure sono stati devastanti e determinanti per far scattare la denuncia da parte delle Associazioni.
Adesso ci si augura che la giustizia intervenga dove le istituzioni hanno fallito.
Da oltre venti anni vengono presentati sul Terminillo progetti sciistici senza alcuna concretezza economica e regolarmente bocciati per gli impatti ambientali che andrebbero a produrre. Progetti che continuano a mettere al centro l’industria dello sci, nonostante sia ormai evidente il cambiamento climatico, che già condiziona le stazioni sciistiche, costringerà alla chiusura, entro il 2050, un quarto delle stazioni sciistiche dell’arco alpino.
Riteniamo sia maturo il momento di elaborare – da parte dei Comuni del comprensorio del Terminillo e della Provincia di Rieti, in una logica di fertile dialogo con associazioni e cittadini – un progetto, partecipato e condiviso, di seria promozione turistica fondata sulla valorizzazione delle risorse ambientali del Terminillo e quindi su di un turismo durevole che riguardi molteplici forme di fruizione estese alle quattro stagioni.

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