Apuane, sempre più in pericolo
Prende forma l’ipotesi di un traforo stradale sotto il Monte Tambura.
Riceviamo e pubblichiamo il testo della lettera che Franca Leverotti, consigliere nazionale di Italia Nostra, ha inviato al Ministero dell’Ambiente per impedire uno sfacelo ambientale e la devastazione degli acquiferi carsici del Monte Tambura, area SIC, SIR e ZPS nel Parco regionale delle Alpi Apuane.
Gentili Signori,
è notizia di questi giorni che l’ANAS ha consegnato al comune di Vagli e al Ministero dei Trasporti il progetto di fattibilità per il Traforo del monte Tambura nel Parco delle Alpi Apuane. L’opera collegherà la Garfagnana con il mare, servirà un limitatissimo traffico turistico locale e un contenuto trasporto di marmo. Lunga 20,8 km, costerà almeno 542 milioni di euro, recuperati grazie ad un project financing finanziato dai proventi dell’escavazione del marmo: 10 nuove concessioni di cave sono previste nel comune di Vagli di sotto e 22 a Carrara.
Una inutile barbarie che provocherà danni inimmaginabili alle risorse idriche, tra le più ricche della Toscana, e soprattutto inciderà in un’area tra le più importanti dal punto di vista speleologico, ricca di abissi, pozzi, fiumi e laghi sotterranei, oltre a devastare il paesaggio con degli assurdi viadotti. Tutto un’ecosistema viene così alterato e devastato allo scopo di favorire alcuni importanti imprenditori del marmo. Gran parte dell’opera ricade nel Parco delle Apuane, che, ricordiamo, recentemente è entrato a far parte dei Geoparchi dell’Unesco e rischia seriamente con questa opera di essere declassato.
L’iniziativa è appoggiata dal sindaco di Vagli e dal sindaco di Carrara (la strada dovrebbe sfociare a Colonnata, il noto paese del lardo).
Poiché al momento esiste solo una convenzione unilaterale firmata dal sindaco Puglia, attivissimo nell’aprire cave chiuse da decenni, completamente indifferente alla tutela dell’ambiente, e dal Ministero delle Infrastrutture oltre che dall’ANAS, mi rivolgo al Ministero dell’Ambiente, al Parco delle Alpi Apuane e al Presidente della Regione Toscana, perché fermino sul nascere questo scempio.
Franca Leverotti
Consigliere Nazionale di Italia Nostra con delega alle Alpi Apuane